Non profit
I cral possono fare intermediazione per gli acquisti dei soci, ma senza lucro
Botta e risposta a cura di Salvatore Pettinato.
Può un Cral (Circolo ricreativo assistenziale lavoratori) svolgere un?attività di intermediazione nell?acquisto di beni nuovi, da parte dei suoi associati, a un prezzo di favore?
Questo tipo di attività, svolta da un?associazione (come per esempio il Cral), è ricompresa tra quelle di natura commerciale così come previsto dall?art. 111, comma 4 del Tuir e dall?art. 4, comma 5 del dpr n. 633/1972.
Solitamente avviene che il circolo esplichi tale tipo di attività senza intaccare la sua natura di ente non commerciale e questo può avvenire attraverso il conferimento di un mandato ad acquistare da parte dell?associato e, inoltre, attraverso una regolare fatturazione, da parte del cedente dei beni, in capo all?associato/acquirente anziché in capo all?associazione.
Importante sottolineare la necessaria e assoluta mancanza, nell?esercizio dell?attività suddetta, di margini di profitto dovuti all?intermediazione da parte del Cral.
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