Volontariato

Immigrazione. Bossi tuona: “Ci boicottano!”

Il leader leghista attacca "i tentativi di boicottare la legge, aiutati da Parigi" e minaccia: "Chi tocca quella legge muore". MAH.

di Ettore Colombo

Entro l’autunno tutti i lavoratori extracomunitari dovranno essere messi in regola e dal 9 settembre entrerà in funzione la nuova legge Bossi-Fini sull’immigrazione. I programmi sono chiari ma nonostante il ministro del Welfare, Roberto Maroni, assicuri che “l’impunità è finita”, Umberto Bossi non grida ancora vittoria. E mette in guardia da quelli che chiama “tentativi di boicottare la legge” che prende il suo nome, da parte di movimenti con sedi anche all’estero, in particolare in Francia. “Contro la legge sull’immigrazione – denuncia il leader leghista – non c’è il minimo dubbio che qualcuno cercherà di giocare la brutta partita. Io ci vedo anche meccanismi internazionali, che fanno capo a Parigi”. Ma ”chi tocca lì sa che muore”, tuona il Senatùr parlando a un comizio a Marina di Ravenna, perché ”su immigrazione ed Europa del meticciato il popolo europeo ha detto no”. A non essere d’ accordo con ”l’apertura indiscriminata delle frontiere” – precisa Bossi – non sono ”i grembiulini o quelli che pensano che debba comandare la business community come Amato (‘quelli i voti non li pigliano’), ma l’ Europa della gente”. Comunque ”alla fine anche chi ha pensato di cavalcare certi cavalli selvaggi si accorgerà che questi vanno per altre strade e che conviene a tutti fare un ragionamento serio”. Il leader della Lega dà poi l’appuntamento all’autunno, quando è prevista la mobilitazione del Carroccio a sostegno delle riforme. ”Noi non portiamo in piazza i figli di papà, ma i muratori di Bergamo, che sono abituati ad alzarsi alle 4 di mattina e che rendono tranquilli tutti”, sostiene sicuro. Mah.


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