Formazione

Scuola: tutti i nodi della ripresa

Letizia Moratti, ieri al Meeting di Rimini, si è detta tranquilla. Ma le questioni aperte sono tante

di Redazione

Il punto specifico riguardo i temi sul tappeto “sara’ fatto il 31 agosto quando ci sara’ un quadro completo della situazione”. Letizia Moratti fa questa premessa al Meeting di Rimini, ma il messaggio che il ministro dell’Istruzione lancia al meeting di Cl e’ molto chiaro: “Contiamo in un avvio tranquillo, non ci sara’ nessun problema alla riapertura delle scuole”. Eppure sono tante questioni scottanti sul tavolo del ministro dell’Istruzione Moratti a poco meno di tre settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico, la cui apertura, affermano i sindacati, si preannuncia ‘incandescente’. Non solo l’avvio della sperimentazione della riforma – che dovrebbe interessare alcune centinaia di scuole, con l’ingresso anticipato dei bambini che compiono 3 e 6 anni entro il 28 febbraio e la sperimentazione nelle prime elementari della figura del maestro prevalente e dell’insegnamento di inglese e informatica – che ha determinato una levata di scudi da parte di molte associazioni di docenti e genitori. Dal contratto degli insegnanti al concorso per i presidi, le questioni ancora aperte non mancano. Ed i sindacati annunciano battaglia. – 1 MILIONE LAVORATORI ATTENDE CONTRATTO; PERCORSO CARRIERA ANCHE PER DOCENTI E RETRIBUZIONI EUROPEE. Non sono state ancora avviate le trattative per il rinnovo del contratto della scuola, che interessa circa un milione tra insegnanti e personale tecnico amministrativo (Ata). Si attende l’atto di indirizzo da parte del ministero della Funzione pubblica. Intanto, i sindacati hanno approvato definitivamente la piattaforma per il rinnovo contrattuale 2002-2005 e chiedono il rispetto degli impegni di investimenti aggiuntivi gia’ annunciati dal governo per un totale di 19.000 miliardi di vecchie lire nel quinquennio. Tra i punti fondamentali della piattaforma, la richiesta dell’adeguamento delle retribuzioni degli insegnanti alle medie europee; un rafforzamento dell’autonomia scolastica e della contrattazione a livello dei singoli istituti; risorse finanziarie per avviare un percorso di carriera per i docenti; autoaggiornamento; buoni pasto e defiscalizzazione delle spese professionali. E proprio il riferimento ad un percorso di carriera per gli insegnanti potrebbe rappresentare una grande novita’. Ferma restando la progressione per anzianita’, la piattaforma auspica infatti il superamento dell’ uniformita’ retributiva attraverso, appunto, la definizione di una carriera professionale. A settembre le organizzazioni avvieranno una consultazione generale sulla questione carriere, per definire una proposta precisa. Il contratto dovra’ inoltre definire ”l’utilizzo di specifiche risorse per compensare il lavoro svolto in condizioni particolarmente disagiate”. Tra le richieste permessi retribuiti, periodi sabatici per studio, possibilita’ di periodi di formazione presso le universita’. – – CONCORSO PRESIDI, 1 SCUOLA SU 3 SENZA TITOLARE. Ed e’ attesa anche per il concorso per dirigenti scolastici, in ritardo di oltre un anno e non ancora bandito nonostante le proteste e gli incontri al ministero dei mesi scorsi. I posti disponibili, secondo i sindacati, sono circa 4.000 ma l’intenzione del ministero, affermano, e’ di bandire il concorso per meno della meta’ dei posti liberi. Insomma, a settembre, denunciano sempre le organizzazioni sindacali, una scuola su tre (cioe’ oltre 3.000 istituti su 11.000) non avra’ un preside titolare. Con ”gravi conseguenze” per l’autonomia scolastica e la continuita’ della gestione delle scuole stesse. – – STOP ASSUNZIONI IN RUOLO, A SETTEMBRE CON I SUPPLENTI. ”Stiamo analizzando le necessita’ e poi vedremo”. Cosi’ il ministro Moratti rispondeva ai cronisti che, a luglio, le chiedevano chiarimenti circa le mancate immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico. Nomine che pero’ potrebbero essere fatte anche in corso d’anno. L’anno scolastico iniziera’ con tutti gli insegnanti in classe, ha comunque assicurato il ministero, sottolineando che al primo agosto era gia’ stato assegnato l’80% delle supplenze. Sara’ compito dei dirigenti scolastici conferire le restanti supplenze entro il 31 agosto. Ma i sindacati parlano di ‘precarizzazione’ della scuola, conteggiando in 80.000 i posti vacanti da coprire con supplenze. ? – ORGANI COLLEGIALI, DDL RIFORMA FERMO IN COMMISSIONE. Non e’ ancora approdato alla Camera il disegno di legge di riforma degli organi collegiali della scuola, approvato dalla commissione cultura lo scorso febbraio e la cui discussione in aula era stata prevista per marzo. Anche su questo fronte le polemiche non sono mancate. Un genitore come ”garante dell’utenza” in ogni istituto scolastico; consiglio di scuola presieduto dal dirigente scolastico; un nucleo di valutazione di istituto


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