Famiglia

GB: più super ricchi e più poveri

Raddoppia il numero dei super- ricchi in Gran Bretagna ma rimangono le disuguaglianze sociali, con un bambino su tre che vive sulla soglia della poverta'.

di Paul Ricard

Raddoppia il numero dei super- ricchi in Gran Bretagna ma rimangono profonde le disuguaglianze sociali, con un bambino su tre che vive sulla soglia della poverta’. I Paperon de Paperoni britannici con denaro liquido superiore a 5 milioni di sterline (circa 8 milioni di euro), hanno infatti raggiunto quota 3.300, nel 2001 – vale a dire piu’ del doppio del numero registrato 5 anni fa (quando erano 1500). I dati, che emergono da un’indagine realizzata dal gruppo di ricerca Datamonitor, indicano inoltre che le fortune del 60% dei super-ricchi sono frutto del loro lavoro e non sono state ereditate. Il 9,5% si e’ arricchito creando o gestendo aziende in settori nuovi, come quello informatico, ma anche i comparti piu’ tradizionali dell’industria e quello immobiliare hanno generato ricchezza. I super-ricchi tendono ad essere abbastanza in su con gli anni: il 33% di essi ha dai 55 ai 64 anni di eta’ (mentre solo il 23% della popolazione britannica appartiene a questa fascia d’eta’). Altri dati, forniti dal Fisco britannico, indicano come il numero delle persone che guadagnano piu’ di 100 mila sterline all’ anno sia quasi raddoppiato negli ultimi 4 anni, raggiungendo quota 326 mila unita’ – a fronte di una forza lavoro complessiva di 28,5 milioni di persone nel Regno Unito. Anche per la classe media-alta la situazione e’ migliorata: lo scorso anno il 25% dei lavoratori meglio pagati, ha portato a casa 30 mila sterline (cioe’ 580 sterline a settimana, pari a oltre il 130% del salario settimanale medio, in salita rispetto al 112% registrato nel 1982). Ma, i dati dell’ Istat britannico evidenziano che, per gran parte dei cittadini di sua maesta’, continua la lotta quotidiana della vita: meta’ dei lavoratori a tempo pieno guadagna infatti meno di 19mila sterline l’anno, cioe’ l’ 83% della paga settimanale media (due decenni fa la percentuale era pari al 90%). I piu’ sfortunati (il 10%) hanno portato a casa lo scorso anno 10.600 sterline, stipendio che equivale a solo il 46% della paga settimanale media (in calo rispetto a vent’anni fa quando la percentuale era del 60%). E, oltre un terzo dei bambini britannici – 4 milioni su 13 milioni – vive in ‘relativa poverta’, cioe’ con un reddito pari a meno del 60% di quello medio. Secondo Paul Gregg, economista dell’universita’ di Bristol, citato oggi dal Financial Times,”dai primi degli anni 90 c’e’ stato un forte calo dell’ineguaglianza, ma non un declino generale”.E , per i poveri, la vita e’ piu’ dura adesso perche’- osserva il professore Carl Chinn, dell’universita’ di Birmingham – sono in minoranza e sono costantemente esposti a immagini di stili di vita migliori e di irraggiungibile prosperita”’.


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