Famiglia

Minori: sono 12 milioni i turisti che adescano minorenni

Sono molti i bambini coinvolti nel giro del turismo sessuale. I clienti, circa 12 milioni in tutto il mondo, dice il ministero del Welfare

di Redazione

Sono molti i bambini – solo in Asia piu’ di un milione – coinvolti nel giro del turismo sessuale. I clienti, circa 12 milioni in tutto il mondo – tra abituali e occasionali – pensano che con i minori sia piu’ basso il rischio di contrarre l’ Aids. I dati sono contenuti nella relazione sullo stato di attuazione della legge del ’98 contro il turismo sessuale ai danni dei minori, realizzata dal ministero del Welfare. Contro la ”tortura fisica e psichica” a cui sono costretti i piccoli schiavi del sesso cercano di resistere con l’ uso di droghe. ”La diminuzione dell’ eta’ media delle minorenni” e ”l’ aumento della componente maschile minorile” sono, secondo il ministero, due ”tendenze recenti” del panorama della prostituzione di minori che vede ”una crescita stabile nel corso degli ultimi due, tre anni”. I bambini iniziano a prostituirsi ”tra gli 11 e i 15 anni, ma non mancano casi di bambini iniziati alla prostituzione a 6 o addirittura a 4 anni”. Proprio questa precocita’ dei rapporti sessuali, oltre a produrre gravi danni fisici ”li rende piu’ facilmente vulnerabili alle malattie a trasmissione sessuale, tra cui l’ Aids”. La relazione del ministero sottolinea inoltre che ”l’ arruolamento nel mercato della prostituzione avviene nel 48% dei casi tra amici e nel 33% tra parenti”. I bambini prostituiti vengono suddivisi in due gruppi: ”I minori sfruttati nei locali a luci rosse, molto spesso con la complicita’ della famiglia e i bambini di strada, generalmente in grave stato di abbandono, che offrono prestazione sessuali per ottenere il necessario per la sopravvivenza quotidiana”. Nel primo caso si tratta spesso di soggetti provenienti da zone rurali e depresse, ”che sono stati affittati o venduti dai propri genitori ad agenti di organizzazioni clandestine che quasi mai rivelano la vera natura del lavoro offerto al minore”. Una volta passati dalle famiglia nelle mani degli aguzzini, la loro sorte diventa quella di semi o totale schiavitu’. Infatti ”sono rinchiusi in bordelli da cui difficilmente potranno scappare e in cui dovranno assoggettarsi a compiere ogni tipo di prestazione che verra’ loro richiesta”. Un aiuto per affrontare gli abusi subiti arriva per i minori dalla droga. Ma non avendo soldi per acquistarla usano colla come stupefacente oppure ingeriscono alcol e medicinali. La relazione si sofferma poi sulla situazione italiana e sulle possibili modalita’ di contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori. In particolare sottolinea la necessita’ di riformare il settore dell’ organizzazione turistica. ”il codice di condotta – si legge nel documento – che era stato adottato nel 2000 dagli operatori turistici italiani necessita di un maggiore sostegno e valorizzazione. D’altro canto e’ cessato per gli operatori turistici l’ obbligo triennale di indicare nei materiali propagandistici, nei programmi o, in mancanza dei primi, nei documenti di viaggio consegnati agli utenti, l’avvertenza che la legge punisce con la pena della reclusione i reati inerenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”.


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