Sostenibilità

Protesta contro l’Australia che inquina

A causa della mancata ratifica del protocollo di Kyoto da parte del governo di Camberra, tre ecologisti di Greenpeace hanno scalato il pennone che sovrasta il parlamento

di Paolo Manzo

Ancora una spettacolare azione di protesa di Greenpeace. Tre attivisti australiani dell’organizzazione eco-pacifista hanno scalato il pennone, di 80 metri, che sovrasta il Parlamento di Canberra per protestare contro il rifiuto del governo australiano di ratificare il protocollo di Kyoto. Al termine della scalata, durata tre ore, della massiccia struttura i tre ecologisti hanno issato uno striscione con la scritta ”Ratificate Kyoto subito”. La singolare protesta di Canberra arriva a pochi giorni dall’avvio a Johannesburg del summit per lo sviluppo sostenibile dove la questione del protocollo di Kyoto sarà fra i temi centrali. L’Australia è considerata uno dei maggiori inquinatori del pianeta e supera per la produzione pro capite dei gas serra del 35 per cento gli Stati Uniti, il maggiore inquinatore. Si trova invece dietro solo agli americani per il consumo pro capite di acqua e produzione di rifiuti. E’ invece prima fra le altre nazioni ricche per quanto riguarda i territori disboscati. L’Australia ha firmato quattro anni fa il protocollo di Kyoto, ma ora si rifiuta di ratificarlo anche se negli scorsi negoziati è riuscita ad negoziare un aumento delle emissioni. Il primo ministro John Howards ha annunciato che si unirà alla posizione di Stati Uniti e Canada rifiutandosi di procedere con le riduzioni dei gas serra previste da Kyoto fino a quando anche le nazioni povere saranno sottoposte ad un regime di controllo.


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