Welfare

In diminuzione i casi di abuso sui minori

Sono i dati preliminari raccolti dal ministero dell'Interno per la relazione annuale al Parlamento. Ma il numero è sottostimato, perché molte violenze sfuggono alla giustizia

di Benedetta Verrini

In diminuzione in Italia i casi di violenza sessuale ai danni dei minori: lo segnala la relazione sullo stato di attuazione della legge n.269 del 1998 contro ”lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno dei minori”, predisposta dal ministero del Welfare e trasmessa al Parlamento. In particolare, il documento cita dati forniti dal ministero dell’Interno, ancora non definitivi, dai quali emerge che nel 2001 c’e’ stato un calo rispetto all’anno precedente del numero delle segnalazioni di reati, delle vittime e delle persone denunciate. ”Anche se si tratta di dati provvisori -avverte la relazione- cio’ non e’ certamente sufficiente a giustificare questa contrazione, sulla quale sara’ importante riflettere nel tempo, anche in considerazione del fatto che il ministero dell’Interno ha assicurato che i dati definitivi non comporteranno variazioni di grande entita”’. Occorrera’ quindi attendere ”i dati relativi al primo semestre 2002 per verificare se il trend sia effettivamente in diminuzione”, senza dimenticare che questi fenomeni sono caratterizzati ”da un forte ‘sommerso”’ e quindi ”non e’ possibile effettuare una vera e propria analisi quantitativa poiche’, come e’ noto, si tratta di fenomeni che sfuggono alla rilevazione. Cosi’ i dati quantitativi disponibili pur indicando linee di tendenza alle quali e’ necessario prestare attenzione, raffigurano un fenomeno presumibilmente sottostimato”. Secondo la relazione nel 2001 risultano 398 minori vittime di violenza sessuale, rispetto ai 700 del 2000, con una diminuzione del 43,1 per cento. La riduzione riguarda soprattutto i maschi (- 53,9%) e i bambini da 0 a 10 anni (-58,7 %), che l’anno scorso sono stati, rispettivamente, 107 e 125 rispetto ai 232 e 303 dell’anno precedente. Piu’ in generale, sul numero globale il 73,1% e’ rappresentato da femmine, percentuale che sale al 78,6 se si considera l’eta’ tra 15 e 17 anni. Per quanto riguarda le regioni, il maggior calo si registra in Lombardia (da 116 a 47 casi, -59,5%), Campania (da 114 a 46, -59,6%), Puglia (da 78 a 44, – 43,6%) e Toscana (da 45 a 17, – 62,2%). Tornando ai dati nazionali, le segnalazioni di reato passano da 491 a 360 (- 26,7%) e le persone denunciate da 623 a 444 (-28,7%). Di queste 312, pari al 70, 3 per cento, sono state arrestate. Tra le persone denunciate poi il 50,1% (222 su 443) conoscevano la vittima: di queste il 92,3% fanno parte dell’ambito familiare, il 6,3% di quello scolastico, l’1,4% di quello sociale. Nel primo caso, per meta’ (49,8%) si tratta di conoscenti, mentre per il resto di genitori (30,7%), nonni (3,9), zii (6,8), conviventi dei genitori (6,3), fratelli (1,5), cugini (1%). Per quanto riguarda la scuola, 11 denunce sono relative a docenti e 3 a dipendenti, mentre nel campo sociale vengono chiamati in causa 2 impiegati di un centro sportivo e un allenatore.


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