Politica
Più armi da fuoco? Portano solo morte. Parola di Luca Di Bartolomei
Alla proposta di Matteo Salvini per una nuova legge sulla legittima difesa risponde il figlio del mitico capitano della Roma degli anni 70 e 80 morto suicida. In un tweet c'è la Smith&Wesson 38 special con cui l'ex calciatore si sparò con scritto: «Quando la comprò negli anni 70 lo fece perché credeva che avrebbe così reso più al sicuro la sua famiglia»
In questi giorni si fa un gran parlare di armi. Nonostante i reati in Italia siano diminuiti del 10,2% in un anno, i cittadini hanno paura e ricorrono alle armi per potersi difendere: in 4,5 milioni di case ci sono pistole o fucili, mentre, in un anno, le licenze per porto d’armi sono aumentate del 13,8%. Ma questi dati potrebbero continuare a crescere visto che il 39% degli italiani, quasi uno su 4, è favorevole all’introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un’arma da fuoco per la difesa personale. I dati sono del primo Rapporto sulla filiera della Sicurezza in Italia, curato dal Centro studi investimenti sociali (Censis) e Federsicurezza.
Dei dati che hanno spinto il ministro dell’Interno, e vicepremier, Matteo Salvini a immaginare (e scrivere su Twitter) una «una nuova legge che permetta la legittima difesa delle persone perbene nelle proprie case», in quanto è «una nostra priorità».
Una risposta all'idea di permettere un accesso più facile alle armi da fuoco in Italia è arrivata da Luca Di Bartolomei, figlio del calciatore Agostino, su Instagram. Il post, molto semplice, consiste in un'immagine di una pistola. Ma non si tratta di un'arma qualsiasi. Quella è proprio lo stesso modello con cui il 30 maggio 1994, l'ex capitano della Roma e poi chioccia di un giovanissimo Paolo Maldini al Milan, si tolse la vita.
«Questa è una Smith& Wesson 38 special uguale a quella che aveva Agostino», scrive Luca Di Bartolomei, «Quando la comprò negli anni 70 lo fece perché credeva che avrebbe così reso più sicuro la sua famiglia».
«Al 41% degli italiani che oggi vorrebbe acquistare un'arma per sentirsi più protetti vorrei raccontare – dati e studi alla mano – di come più pistole in giro significheranno solo più morti, più suicidi, più incidenti», continua, «ed alla obiezione che chi vuole suicidarsi lo fa comunque vorrei solo dire che, per andare oltre il burrone che pensiamo di avere davanti, basta un attimo. E in quell'attimo non avere accesso ad un'arma può fare la differenza. Non lo dice una vittima lo dicono tutti gli studi disponibili. Pensate ai vostri figlie ed ai vostri nipoti. Una pistola non produce alcuna sicurezza. Credetemi».
Forse i più giovani non ricordano chi fosse Agostino di Bartolomei, il capitano del primo scudetto della Roma che portò i giallorssi anche in finale di Coppa Campioni.
Il programma Sfide gli ha dedicato una puntata (clicca qui).
Qui un breve estratto
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