Volontariato

Organismo nazionale di controllo: entro settembre la decisione sul numero dei Csv?

La notizia viene dall’ultima riunione dell’Onc che in attesa di definire i criteri di accreditamento raccomanda la sospensione delle modifiche agli statuti dei Centri. Approvata anche la programmazione di CSVnet

di Redazione

Prosegue il lavoro dell’Onc, l’Organismo nazionale di controllo sui Centri di servizio per il volontariato.

Dopo la prima riunione, il Cda della fondazione si è riunito ieri (27 giugno) prendendo in esame in primo luogo i percorsi, avviati nelle scorse settimane, per l’accreditamento dei Centri di servizio per il volontariato, secondo i criteri dettati dal Codice del Terzo settore.

Come si legge nel comunicato diramato dal Cda, la fondazione ha chiesto a CSVnet e Forum nazionale del terzo settore di completare gli approfondimenti in corso sui territori interessati, al fine di integrare il quadro informativo già in possesso dell’Onc e assumere le decisioni in merito al numero dei Centri, agli ambiti territoriali e alle eventuali deroghe da concedere, presumibilmente entro il prossimo mese di settembre.

In attesa della definizione più precisa dei criteri da adottare per le procedure di accreditamento, il Consiglio di amministrazione ha raccomandato inoltre «di sospendere le iniziative volte a modificare gli attuali statuti dei CSV, fatti salvi i casi in cui esse siano funzionali al completamento di progetti di fusione in corso».

Tra le altre decisioni assunte, la fondazione ha approvato poi la programmazione di CSVnet, il cui finanziamento era stato deliberato nella precedente riunione e che sempre in base al Codice, deve essere finalizzata alla “realizzazione di servizi strumentali ai CSV o di attività di promozione del volontariato che possono più efficacemente compiersi su scala nazionale” (art.62, comma7).

Oltre alla definizione del budget e della pianta organica per il 2018 l’Onc ha preso in esame il decreto ministeriale sul credito d’imposta (D.M. 56/2018 previsto dall’articolo 62, comma 6 del Codice del Terzo settore), non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che costituisce un ulteriore passaggio per l’applicazione delle disposizioni previste dal Codice sui Centri di servizio.

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