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Mario Morcone nuovo direttore del Consiglio italiano rifugiati

L'uscente prefetto capo del Viminale approda alla guida del Cir, ente che opera in particolare nel Nord Africa, Libia compresa: "siamo onorati di avere con noi una delle personalità più significative e incisive in materia", dice a Vita.it il presidente Roberto Zaccaria

di Daniele Biella

Mario Morcone, classe 1952, prefetto, è il nuovo direttore del Cir, Consiglio italiano per i rifugiati, storico ente umanitario italiano nato nel 1990 e oggi presente soprattutto in Nord Africa, in particolare in Libia (uno dei pochi a esserci), sia nei centri di detenzione per migranti che sul territorio libico.

Morcone, che ha rivestivo durante la sua vita professionale incarichi di livello molto alto sia in ambito internazionale – amministratore territoriale delle Nazioni unite in Kosovo tra il 1999 e il 2000, nell'immediato dopoguerra – che nazionale (nel 2010 è stato a capo dell'allora neonata Agenzia per i beni confiscati), è reduce da un'esperienza governativa pluriennale: dal giugno 2014 al dicembre 2016 è stato Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, mentre dal gennaio 2017 ha avuto il ruolo di Capo di Gabinetto del ministero dell'Interno.

"E' una delle personalità più significative in materia di migrazioni, essendosene occupato con merito ed entrando nel vivo dei problemi. Averlo con noi è un prestigio e non nascondo che l'ho 'corteggiato' a lungo", racconta a Vita.it Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai, deputato e dal febbraio 2014 presidente del Cir. E' lui che l'ha nominato al consiglio di amministrazione della onlus, che a sua volta lo ha votato all'unanimità.

Morcone arriva al mondo del non profit dopo essere andato ufficialmente in pensione nel novembre 2018 ma avendo comunque mantenuto il ruolo di Capo di Gabinetto del governo Gentiloni fino alla formazione del nuovo esecutivo targato Lega-Movimento 5 Stelle. "Ha concluso l'esperienza professionale ma non la possibilità di usare la sua esperienza nel campo a favore della cooperazione e della società civile"; sottolinea Zaccaria. "Sono convinto che una persona come lui potrà aiutarci a rendere ancora più efficace anche il nostro intervento in Libia, nazione in cui operare è difficile e la nostra presenza è data dal fatto che riteniamo importante esserci in una scacchiera così complicata dove servono soluzioni urgenti per il rispetto dei diritti umani dei migranti". Il Cir, infatti, è una delle poche ong italiane che opera – soprattutto con cooperanti locali – sul territorio libico e, su bando governativo italiano, in uno nei centri di detenzione per migranti senza documenti. Quali soluzioni più urgenti? "Prima fra tutte l'evacuazione dal Paese attraverso i corridoi umanitari, sia verso l'Italia che verso altre nazioni. Il governo precedente aveva iniziato a farlo, si continui in questa direzione".

Nella foto AgenSIR: Mario Morcone

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