Volontariato

Impronte, il no del Forum delle comunità straniere

Il presidente Lorena Copani: «Farle prendere subito agli immigrati e fra 4 anni agli italiani è pura discriminazione»

di Redazione

Preoccupano il ‘Forum delle Comunita’ straniere in Italia i diversi tempi di applicazione ipotizzati dal governo per il rilievo obbligatorio delle impronte digitali, subito per gli immigrati ed entro quattro anni per gli italiani. Per il presidente, Lorena Copani, ”Pensare di far prendere prima agli immigrati e molto dopo agli italiani le impronte e’ un criterio altamente discriminatorio. Quello che possiamo sperare -dice la Copani- e’ che i tempi, anche per gli immigrati, si allunghino’grazie’ alla burocrazia e ai costi dell’operazione”. ‘La convinzione del governo -aggiunge la Copani considerando il provvedimento nella sua complessita’- e’ che questa norma faccia da deterrente contro l’immigrazione clandestina. Senza contare pero’ che la pubblica amministrazione non e’ affatto preparata a gestire una situazione simile, visto che in autunno gia’ dovra’ far fronte alle due sanatorie previste (per colf e ‘laovor nero’)”. Il ritardo nell’applicazione della norma, che attende la ripresa dei lavori del governo per il varo, per la Copani ”non e’ imputabile a ragioni di opportunita’ politica, nonostante le critiche che ha gia’ sollevato. Quanto piuttosto ai tempi tecnici e ai costi, in termini di macchinari e di personale”.


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