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Haiti: sale la tensione contro Aristide

''Noi lottiamo per liberare il paese - affermano i rivoltosi - tutti e nove i distretti di Haiti devono unirsi per cacciare Aristide''

di Paolo Manzo

Sale la tensione ad Haiti dopo le manifestazioni contro il Presidente Jean-Bertrand Aristide. A capeggiare la protesta ci sono numerosi detenuti fuggiti, venerdì scorso, dal carcere di Gonaives grazie all’intervento di un gruppo armato che dall’esterno ha demolito, utilizzando un trattore, una parete del carcere.

Tra gli evasi c’è Amiot Metayer, un attivista politico a capo del movimento di sinistra ‘Organizzazione popolare’ accusato da Aristide di essere il mandante di un attentato nel dicembre scorso.

I ribelli avrebbero assalito il quartiergenerale della polizia a Gonaives cercando di sobillare la ribellione in altre nove province. Aristide ha immediatamente adottato delle misure per ristabilire l’ordine chiudendo, precauzionalmente, negozi e uffici pubblici.

”Noi lottiamo per liberare il paese – ha affermato Metayer alla radio – tutti e nove i distretti di Haiti devono unirsi per cacciare Aristide”. Dall’altra parte il governo minimizza: ”E’ un gruppetto di uomini che l’esercito cancellerà, non e’ il caso di drammatizzare”.

Nelle elezioni del 2000 l’opposizione decise di boicottare il voto e Aristide ottenne il suo secondo mandato presidenziale.

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