Volontariato

Meeting Loreto: Volonté (Udc) e Pezzotta (Cisl) contro la Bossi-Fini

Il capogruppo dell’UDC alla Camera Luca Volontè e il Segretario della Cisl Savino Pezzotta, intervengono al 5°Meeting di Loreto e lasciano la loro "impronta"

di Redazione

Il capogruppo dell?UDC alla Camera Luca Volontè e il Segretario della Cisl Savino Pezzotta, intervengono al 5°Meeting di Loreto. Per testimoniare la battaglia condotta in questi mesi per apportare forti modifiche alla ?Bossi-Fini, compiendo un gesto forte e lasciando la loro impronta digitale. E? venuto al Meeting per spiegare la posizione del governo sull?immigrazione e la battaglia fatta dai ?centristi? della maggioranza per modificare la ?Bossi-Fini?. Voleva lasciare un segno nel dibattito, ha fatto di più, ha lasciato un?impronta, nel senso stretto del termine. Luca Volontè, giovane capogruppo alla Camera dell?Udc dopo aver partecipato alla tavola rotonda in occasione della terza giornata del 5°Meeting Internazionale di Loreto, si è recato ad uno degli stand della ?Cittadella? e nel box del gruppo di volontariato ?l?impronta? vi ha lasciato la sua. Un gesto forte che era stato preceduto da alcune affermazioni durante il dibattito. ?La Bossi-Fini è figlia di un clima elettorale e di una diffusa paura nell?opinione pubblica di fronte al fenomeno dell?immigrazione?. Nonostante questo scenario, peggiorato drasticamente dopo l?undici settembre, Volontè ha sottolineato l?opera del suo gruppo parlamentare nel cercare di apportare quelle correzioni fondamentali, per rendere accettabile la legge. E i risultati, a suo parere, si sono visti. ?Abbiamo insistito per la regolarizzazione delle badanti e delle colf, fondamentali per tante famiglie italiane e i numerosi anziani che hanno bisogno di assistenza. Così come sono stati cambiati i contenuti relativi ai ricongiungimenti familiari. Anche sulla discussa vicenda delle impronte, è stato grande lo sforzo per non farlo diventare un elemento discriminatorio nei confronti degli immigrati, ma, proponendone l?estensione, un provvedimento di controllo per tutti, in armonia con la legislazione di altri paesi evoluti?. Per Volontè la globalizzazione è un processo irreversibile, in continuazione con una tradizione storica che, per l?umanità affonda le radici in tempi lontani. Basti pensare al nostro Marco Polo, o, per andare ancora più indietro, alla grandi civiltà antiche. ?La competizione globale ? ha concluso l?esponente della maggioranza di centro-destra- non deve ridurre la questione immigrazione ad un esclusivo problema di costi della mano d?opera. L?immigrazione è una opportunità che non va persa. Servono scelte che aiutino all?integrazione. La questione del diritto di voto, per esempio, è uno di quei problemi sul quale sarà utile continuare la riflessione, perché può facilitare l?inserimento degli immigrati nel contesto civico?. E? forse il personaggio pubblico maggiormente al centro dell?attenzione, insieme al suo ?nemico? Sergio Cofferrati. Savino Pezzotta è arrivato a Loreto, per la terza giornata del 5°Meeting Internazionale di Loreto, con alle spalle un periodo di aspre polemiche, nonché di tensione e di intimidazione. A Loreto Ma a Loreto ad attenderlo ha trovato un clima sereno e disponibile al confronto. ?Le polemiche anche aspre ci possono stare. Quello che non tollero è la mancanza di rispetto e di accettazione delle opinioni altrui?ha tenuto a precisare subito. Dopo aver ringraziato i Padri Scalabriniani è entrato in merito al tema specifico della conferenza:?Diritti e doveri dei lavoratori immigrati in Europa?. Per Pezzota il progetto degli scalabriniani è un luogo privilegiato per costruire dalle migrazioni una prospettiva di nuova società.?Mai come oggi le migrazioni mettono in questione i fondamenti stessi della società e gli sviluppi della convivenza sociale.L?obiettivo di fondo è quello di costruire società integrate ( e quindi non quello di integrare i migranti)?. Le inquietudini vissute in Europa nei confronti degli immigrati sono frutto delle incertezze economiche provocate dalla politica di globalizzazione, dal trauma provocato dall?undici settembre. C?è per il segretario nazionale della Cisl un deficit di partecipazione e democrazia. ?E? necessario una politica condivisa a livello europeo, promuovendo una programmazione dei flussi, compatibile con una dignitosa accoglienza?. Riguardo ad uno dei temi centrali del Meeting di quest?anno, la nuova legge governativa, Pezzotta ha messo in evidenza che ?la ?Bossi-Fini è la riduzione dell?immigrato ad una pura concezione mercantile, da persona a funzione esclusiva del mercato del lavoro?.La Cisl è impegnata nei territori a monitorare gli effetti della nuova legge. L?aspetto su cui incentrerà la prorpio iniziativa è quello cruciale della promiozione delle politiche di integrazione sociale. Ma in una occasione così importante e autorevole non potevano mancare i riferimenti alle questioni nazionali. In primis l?attacco del terrorismo e la Cisl come uno degli obiettivi principali dei gruppi armati. In un incontro con i giornalisti Pezzotta ha ribadito che si ?tratta di gruppi criminali che nulla hanno a che fare con la politica. Non sono compagni che sbagliano. La vigilanza deve essere sempre alta perché gli assassini di D?Antona e Biagi sono sempre liberi?. Al termine dei lavori, il segretario della CISL ha raccolto la provocazione e si è portato agli stand del meeting per apporre le sue impronte digitali in un cartello dal titolo: SIAMO TUTTI CLANDESTINI


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