Mondo

Martino: anche Italia contro Iraq

Lo ha dichiarato in un'intervista a Panorama il ministro della Difesa, Antonio Martino

di Paolo Manzo

Se ci saranno prove certe sui programmi bellici dell’Iraq, l’Italia prenderà parte alla guerra con l’invio di truppe di terra oltre all’automatico impiego di forze aeree. Lo ha dichiarato in un’intervista a Panorama il ministro della Difesa, Antonio Martino. Si preannuncia un autunno caldo quello che attende il ministro della Difesa, Antonio Martino, intervistato da Panorama: l’Italia potrebbe prender parte a missioni in Afghanistan ed Iraq. ”Per la partecipazione delle truppe ripeto che è condizionata dalla presentazione di prove certe sui programmi bellici dell’Iraq”, così il ministro Martino ha annunciato l’impiego, in caso di guerra, dell’esercito italiano, aggiungendo: ”Per quanto riguarda lo spazio aereo, considerati i rapporti di alleanza, credo che sia una scelta automatica”. ”Mi sembra improbabile un’operazione a brevissima scadenza perché credo che gli Usa, come nel 1991, vogliano costruire una coalizione internazionale la più ampia possibile”. Martino non prevede una partecipazione militare a livello Nato ma allargata a ‘coloro che ci stanno’, magari coinvolgendo anche la Russia. Sempre sul piano internazionale l’Italia, chiamata dagli Usa a un maggior coinvolgimento in Afghanistan, è pronta, secondo Martino, con ”un battaglione, cioè 400 uomini, più alcuni reparti delle forze speciali che dovrebbero lavorare assieme ai commando Usa. Da un punto di vista tecnico-militare, l’Italia è in condizione di far fronte a questa richiesta e, se governo e Parlamento così decideranno, le truppe verranno inviate. – aggiunge il ministro – La natura del terreno e lo stesso tipo di sfida rendono l’operazione rischiosa. Non solo: i nostri soldati sono già impegnati in maniera massiccia sopratutto nei Balcani. Abbiamo complessivamente all’estero 10 mila uomini”. Riguardo al rischio ‘attacchi terroristici’, il ministro Martino ha dichiarato: ”Le cose stanno così: non abbiamo alcun elemento per ritenere che ci possa essere necessariamente un attentato terroristico in Italia. Quello che sappiamo è che il terrorismo internazionale dara’ vita ad un attacco”.


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