Comitato editoriale
Al Beccaria oggi c’è una vera squadra di calcio
Allenata da Massimo Achini, presidente del CSI Milano, che ogni venerdì segue i ragazzi per un paio d'ore la compagine si prepara per partecipare ad un torneo estivo. «Sono scesi in campo con impegno per ventotto allenamenti e quattro amichevoli. La cosa straordinaria è respirare qui la normalità del mondo esterno». Alla presentazione anche Alessandro Costacurta, Vice Commissario della FIGC
Il carcere minorile Beccaria di Milano difficilmente viene ricordato sui media per avvenimenti felici. Ma qualche volta capita.
Proprio ieri si sono riuniti al suo interno un piccolo drappello di giornalisti e alcuni ospiti per partecipare ad una presentazione particolare. Sul manto del campo di calcio a cinque della struttura, dopo averli presentati uno ad uno, Massimo Achini, presidente del CSI Milano, ha raccontato insieme ai suoi ragazzi il progetto con cui da settembre esiste una squadra di calcio del Beccaria di cui è anche allenatore.
I ragazzi emozionati per la presentazione del loro coach che ne ha sottolineato punti di forza e lacune sportive hanno ricambiato per voce di uno dei leader dello spogliatoio, l'attaccante sudamericano 19enne Renato, che con una voce molto simile a quella di Javier Zanetti ha sottolineato: «Il nostro mister Massimo ci ha seguito sin dall’inizio. È molto serio, ma ci piace tanto la sua personalità. Lo ringraziamo per la bella opportunità che ci sta regalando».
Per Achini «è un progetto più unico che raro. Di compagini calcistiche in carcere ce ne sono molte. Ma qui abbiamo un turn over forsennato. Tanti ragazzi fortunatamente escono, altri vanno in comunità altri ancora vengono trasferiti. Oggi vi presento 13 ragazzi ma altrettanti hanno fatto parte della squadra e oggi non sono più con noi».
L'esperienza è iniziata da pochi mesi ma è già decollata, grazie anche all'entusiamso e alla disponibilità dell'istituzione carceraria. «Devo dire un enorme grazie alla polizia penitenziartia della struttura. Senza il loro impegno e la loro disponibilità non avremmo mai potuto organizzare un progetto del genere».
Tra gli ospiti c'era anche Alessandro Billy Costacurta, oggi vice commissario della FIGC che per Achini, «dimostra così quanto il calcio, con uomini veri di sport, possa davvero cambiare. Ha un'agenda fittissima e sta gestendo il calcio italiano in un momento difficilissimo, ma ci ha tenuto a essere qui con noi».
Dal canto suo Costacurta ha voluto sottolineare come questo progetto sia «un’idea meravigliosa. Testimonia come il calcio e lo sport in generale, aiutino il percorso di crescita. L'aiuto reciproco e il gioco di squadra sono fondamentale per superare i momenti difficili. Insieme si annullano le lacune e si amplificano le potenzialità».
L'ex difensore del Milan si è poi rivolto ai ragazzi: «Voi siete all’inizio di questo cammino nello sport e imparerete sempre di più il gioco di squadra e lo spirito di gruppo. Mi piacerebbe tornare a trovarvi tra qualche mese, sono certo che troverei dei miglioramenti. Ieri, a Firenze, si è tenuta la 4a edizione di KickOff, un evento promosso dalla FIGC per lanciare nuove idee per il calcio, e oggi qui mi c’è un progetto che rispecchia in pieno i temi trattati ieri».
Finite le presentazioni, con il calcio d'inizio di Costacurta, sul campetto del Beccaria ha preso ufficialmente il via la nuova avventura di questi ragazzi, «in cui lo sport può essere davvero una forma di riscatto, rieducazione e crescita umana capace anche di veicolare i valori del vivere civile, come il rispetto delle regole e lo spirito di gruppo», sottolinea Achini che aggiunge: «Lo Sport parla un linguaggio universale e può quindi infrangere le barriere e donare un po’ di speranza anche a chi per un attimo ha smarrito la propria strada».
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