Non profit
7 principi di neuro-fundraising
Chiusa sulle rive del Garda l'XI edizione con 850 partecipanti e 60 workshop. Fra i più innovativi quello tenuto da Vincenzo Russo sulle tecniche di neuromarketing legate alla raccolta fondi
di Redazione
Con un bilancio di 850 fundraiser per oltre 60 workshop si è chiusa oggi l’XI edizione del Festival del Fundraising. Si è tratta di un’edizione record che ha salutato il pasaggio di testimone al vertice dell’associazione organizzatrice da Mauro Picciaiola, fundraiser dell’Antoniano a Stefano Malfatti dell’istituto Serafico di Assisi.
È stata anche l’occasione per premiare la fundraiser dell’anno, Alessandra Delli Poggi, e per seguire gli approcci più innovativi della raccolta fondi. Fra i workshop più suggestivi quello temuto da Vincenzo Russo professore associato di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing allo Iulm e docente nella prossima edizione del master in fundraising dell’Università di Bologna.
Russo definisce il comportamento umano “prevedibilmente irrazionale” citando Dan Ariely. E da questo punto che partiamo per sintetizzare il suo intervento in 10 suggerimenti per il fundraiser che volesse mettere al proprio arco la freccia del neuromarketing.
- Sono le emozioni fanno agire. La ragione fa pensare. Quindi in linea di massima un messaggio emozionale rende di più di un messaggio razionale.
- Quali emozioni scegliere? La soluzione ottimale è quella di alternare positive/negative in una sorta di sali-scendi. La tristezza aiuta a lasciare il segno.
- Il racconto di una storia, fortemente rappresentativa, ma unica, rende molto di più che un elenco di cifre.
- Le emozioni forti non vanno usate in eccesso. C’è il rischio di memorizzare lo storytelling, ma non il brand, il tutto a discapito della call to action. Il caso di Checco Zalone con le famiglie Sma è significativo.
- Attenzione al principio di comparazione. Se decido di comprare un regalo per mio figlio che costa 70 euro e all’ultimo momento scopro che lo stesso prodotto lo vendono in un negozio a dieci minuti di macchina a 45 euro, sicuramente decido di mettermi al volante. Se invece decido di comprare un televisore da 1.170 euro mi dicono che lo posso trovare a 1.145, nel 90% non cambierà venditore. Eppure il risparmio è esattamente il medesimo
- L’ormone chiave è l’ossitocina. È l’ormone che facilita il parto, induce la fiducia e riduce le negatività. Alcuni studi comparativi hanno dimostrato come chi sta in una stanza dove è stata spruzzata ossitocina è meglio disposto alle donazioni, rispetto a chi ne è al di fuori. Purtroppo però la vendita di ossitocina è proibita in Italia. Cosa si può fare? Per esempio se state seguendo una campagna per la salvaguardia del pino selvatico e avete un incontro con potenziali donatori potreste diffondere nella stanza fragranze di pino selvatico.
- Nello storytelling si mostra prima il problema e poi la soluzione. E soprattutto fare vedere chi fa le cose, chi sono i protagonisti della soluzione.
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