Welfare

Ipab Lombardia: un anno per scegliere

Se trasformarsi in enti di diritto privato senza scopo di lucro oppure di rimanere nell'ambito del diritto pubblico diventando Aziende di servizio alla persona (Asp)

di Paolo Manzo

Le 757 Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza lombarde (Ipab) avranno tempo fino al 30 settembre 2003 per decidere di trasformarsi in enti di diritto privato senza scopo di lucro (fondazioni o associazioni) oppure di rimanere nell’ambito del diritto pubblico diventando Aziende di servizio alla persona (Asp). Lo stabilisce il progetto di legge approvato dalla giunta lombarda su proposta dell’assessore alla Famiglia e solidarietà sociale, Giancarlo Abelli. ”Il progetto di legge -ha dichiarato Abelli- riaffida a queste istituzioni, nate dalla libera iniziativa di benefattori, il loro ruolo originario che era quello di gestire con maggior efficienza, e direttamente il loro patrimonio, senza delegarne l’amministrazione allo Stato o agli enti pubblici”. Se l’Ipab sceglie di diventare ente di diritto privato il compito della Regione sarà quello di verificare che ladepubblicizzazione avvenga nel rispetto delle norme e che l’ente continui a svolgere attività conformi a quanto stabilisce lo statuto dell’ente stesso. Se si trasforma in Asp il controllo gestionale e politico sarà del cda. In quelle piu’ grandi, con più personale e patrimonio, infatti, la giunta regionale nominerà solo 2 (tra i quali il presidente) dei 7 membri del nuovo cda, e solo il presidente in quelle più piccole. Il potere ‘politico’, di indirizzo e programmazione, sarà affidato al cda, quello di gestione al direttore generale, nominato dal consiglio stesso. ”Anche in questo caso -precisa Abelli- non ci potrà essere ‘prevaricazione’ da partedella Regione”. Il patrimonio è costituito da beni inalienabili, anche le Asp ne avranno piena disponibilità. I controlli sulle Asp saranno esercitati dalle Asl. Entro il 30 settembre 2003 devono concludersi anche le procedure di estinzione per quelle Ipab che non risultassero operative da almeno due anni. Il patrimonio dlele Ipab estinte non verrà devoluto ai Comuni ma ad altri enti senza scopo di lucro che svolgono attività simili nello stesso territorio. Solo in assenza il patrimonio andrà alle amministrazioni comunali, con vincolo di destinarlo ai servizi sociali, socio sanitari o educativi. Delle 757 Ipab lombarde, 187 operano nel campo educativo, 570 in quello dell’assistenza (114 scuole materne, 221 Rsa, 176 che svolgono attività socio-assistenziali e 59 attività di beneficenza).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA