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Dov’è finito il Palazzo di Vetro

Tutti danno le Nazioni Unite per spacciate.Ma Giandomenico Picco,ex vice di Perez de Cuellar,è di avviso opposto: "Ci sarà un loro rilancio".

di Cristina Giudici

L?Onu? Ha ricevuto picconate, ma gode ancora di ottima salute. La guerra del Kosovo? Finirà grazie alla mediazione del segretario generale Annan. Milosevic? Sta per perdere la sua terza guerra. L?attore chiave per arrivare alla pace? La Russia. Giandomenico Picco, già vice dell?ex segretario Onu Perez de Cuellar, diventato famoso quando come mediatore in Libano ottenne la liberazione degli ostaggi occidentali, esplora lo scenario internazionale: dal conflitto in Kosovo al ruolo dell?Onu nella difesa della pace.
Il conflitto in Kosovo ha decretato la morte dell?Onu?
Guardi, credo invece che la crisi del Kosovo permetterà un grande rilancio dell?Onu, anche se tutto indica il contrario. Nella mia attività di mediatore ho imparato che se tutti sono concentrati su un problema bisogna occuparsi di un altro, e quando le cose sembrano mettersi male bisogna sempre cercare l?opportunità per ribaltare tutto. La chiave di volta sta nelle idee e Kofi Annan, non possiede armi o denaro, ma idee. Con queste sta lavorando per aprire un negoziato con Milosevic.
In che modo?
Non certo cercando di essere imparziali nei negoziati o andando in pellegrinaggio a Belgrado. La vera protagonista della mediazione può essere solo la Russia: è parziale, quindi agli occhi di Milosevic è credibile. Non a caso Annan andrà a Mosca il 29 aprile. E non a caso il premier russo Primakov l?ha chiamato al telefono, dopo la sua prima proposta, e gli ha detto bravo. Ci sono possibilità che Kofi Annan riesca dove l?Europa ha fallito. E credo esista la possibilità di intervenire in Kosovo con un contigente Onu. Milosevic ha fatto tre guerre in dieci anni, un record mondiale. Nella prima ha perso il nord del paese, nella seconda il centro e ora sta per perdere anche il sud. Anche perché nessuno, né a Mosca né a Washington, vuole che la guerra continui.
E a quel punto potremo dire che l?Onu è risorta?
Le Nazioni Unite sono un insieme di strumenti. C?è il Consiglio di sicurezza, un organismo intergovernamentale che funziona solo se c?è accordo fra i governi, le agenzie (che sono maggiormente autonome rispetto ai Paesi membri) e il segretario generale dell?Onu, che è una figura separata e può elaborare idee proprie. In Kosovo in ottobre l?Onu è stata tagliata fuori dal gioco politico ed è stato messa in campo l?Osce (l?Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa – ndr). Una scelta decisa da Richard Holbrooke durante il negoziato con Milosevic. Una scelta anti Onu per usare le istituzioni europee. Nell?Osce c?è la Russia, ma non la Cina né i governi del Terzo mondo. Così l?Osce rispetto all?Onu è sicuramente più gestibile. Insomma i governi occidentali hanno deciso di dare un bel po? di colpi di piccone all?Onu. Non a caso, la forza di dispiegamento preventivo in Macedonia approvata nel 1993 dall?Onu ha avuto grandissimo successo, ma è stata annullata di colpo dal veto della Cina, che si oppone al rinnovo del dispiegamento a causa della sua disputa con Taiwan. Ancora: qualche mese fa i Paesi africani hanno violato l?embargo aereo sulla Libia. Quindi non diamo sempre la colpa agli americani: tutto l?Occidente ha cercato di uccidere le Nazioni Unite.
Non crede che l?Acnur in Kosovo stia svolgendo un doppio ruolo, stretta fra il compito di difendere il diritto al rifugio politico e l?assistenza ai profughi?
Da 10 anni l?Acnur si occupa del problema dei dislocati, quindi il suo compito è riportare a casa i kosovari. Ed è quanto farà.
Pensa che si dovrebbe andare nella direzione della riforma del Consiglio di sicurezza, estendendo il numero dei Paesi membri permanenti?
La riforma del Consiglio è solo fumo negli occhi, ecco perché ho sempre appoggiato lo sforzo della diplomazia italiana di contrarrestare la riforma. Essere un membro non permanente nel Consiglio di sicurezza è come essere damigelle d?onore a un matrimonio: fanno figura ma non contano nulla. Il Consiglio di sicurezza si basa su un contratto fra Paesi che fanno politica e Paesi che non la fanno ma vorrebbero farla, un contratto sociale internazionale dove una parte di Paesi chiede legittimità e l?altra chiede partecipazione. Certo, Usa o Nato non hanno bisogno di essere legittimati dagli altri per fare quel che devono fare. Ma resta che il Consiglio di sicurezza, dunque l?Onu, è l?unica istituzione universale a carattere politico, quella che offre più speranze a pace e diritti.
Ma quali sono stati gli sbagli dell?Onu?
Non ci sono gli sbagli dell?Onu, ci sono gli errori individuali dei segretari generali. In Somalia e in Bosnia ha sbagliato Boutros Ghali, e tutti lo sanno, ma allora non si diceva perché lui faceva parte dell?Internazionale socialista ed era cristiano, nessuno voleva attaccarlo. In Bosnia alla domanda di un giornalista su quali erano gli obiettivi Onu rispose che erano quelli dei Paesi membri: e sbagliava, perché i Paesi membri hanno e avevano scopi diversi e poi perché l?unico obiettivo dell?Onu era ed è difendere la diversità di religioni e di culture che la Bosnia rappresentava, una diversità che è la vera essenza delle Nazioni Unite.
E lei, ha commesso errori come vicesegretario Onu?
Appariranno nel mio libro autobiografico Man without a gun (Uomo senza fucile) in uscita negli Usa. Sono numerosi quanto i successi. Come la decisione di rimuovere da Kabul l?allora presidente Najibullah per portarlo in India, creando un vuoto di potere che scatenò una guerra civile che distrusse l?Afghanistan più di quanto riuscirono a fare i sovietici. Ecco, quella scelta fatta controvoglia con due altre persone mi toglie ancora il sonno.
Insomma, bisogna riconfermare la fiducia nell?Onu?
Kofi Annan ha detto : ?La sovranità nazionale non può essere giustificazione per la violazione massiccia dei diritti dell?individuo?: le assicuro che non cambierà idea.

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