Mondo
Chi dirigerà l’Aics per il prossimo quadriennio?
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha indetto una procedura pubblica di selezione per individuare candidature di qualità ai fini della nomina del direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Le domande dovranno essere presentate entro il 4 maggio 2018
di Nino Sergi
L’avviso pubblico per la nomina del direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) è rivolto ai tanti soggetti italiani – in Italia, nelle istituzioni pubbliche e private europee e internazionali, nelle agenzie delle Nazioni Unite – a partire dal mondo delle Ong, che hanno acquisito valide esperienze e conoscenze nella cooperazione internazionale ed hanno una approfondita visione della complessità dei temi relativi allo sviluppo, alla lotta alla povertà e alle ingiustizie, alla sostenibilità e all’efficacia degli interventi, al nesso con le crescenti spinte migratorie, alla necessità di costruire partenariati veri, giusti, duraturi, lungimiranti che favoriscano al contempo il dialogo, la comprensione, la pacifica convivenza. Ai tanti soggetti che conoscono la cooperazione allo sviluppo e gli interventi umanitari, i relativi contesti, gli organismi e i meccanismi internazionali, che hanno capacità manageriali e di relazioni umane, capacità di attrarre nuove risorse, voglia di impegnarsi a fondo per una qualificata cooperazione italiana in una fase storica in cui essa è divenuta molto più importante che nel passato. Un pensiero particolare va a quanti hanno iniziato il proprio cammino di impegno internazionale collaborando per anni con Ong in Africa, Asia, America Latina: un cammino che ha marcato la loro vita disegnando man mano quel percorso istituzionale fino ai livelli di responsabilità nelle strutture italiane, internazionali e multilaterali.
La nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha da poco superato i due anni di vita. La prima direttrice, Laura Frigenti, dimessasi per motivi di carattere famigliare, ha avuto il merito di dare forma e solidità, affrontando limiti strutturali e normativi, a questa nuova realtà pensata e voluta dal Parlamento con la riforma legislativa della cooperazione allo sviluppo (Legge 125/2014). “La Dottoressa Frigenti ha avuto il compito difficile di realizzare uno degli elementi innovativi della riforma della cooperazione allo sviluppo, attesa da più di 20 anni: l'Agenzia italiana di cooperazione. L'attesa era quella di attuare una grande riforma con l'aspettativa di conseguire risultati velocemente. Con la sua esperienza internazionale e il suo impegno ed abnegazione, la dottoressa Frigenti ha dato materialmente avvio all'Agenzia”. Così scriveva l’8 marzo scorso il viceministro Mario Giro con delega alla cooperazione internazionale in un lungo comunicato che evidenziava tra l’altro come la direttrice “è riuscita a gestire il passaggio di tutte le oltre 1000 iniziative di cooperazione dal MAECI all'AICS senza che vi fosse interruzione. Ha svolto funzioni gestionali e progettuali allo stesso tempo, supportata da un staff che si è trovato a gestire il doppio delle risorse, con lo stesso numero di persone, con sistemi di controllo e gestione tutti da disegnare. La dottoressa Frigenti ha portato molte innovazioni sia di carattere interno che esterno”.
Chi le succederà troverà quindi un terreno già arato la cui prima semina ha dato preziosi frutti. Altre semine dovranno però essere fatte ed altri frutti dovranno essere prodotti, anche portando governo e parlamento a perfezionare quanto previsto dalla riforma legislativa per renderla pienamente agibile e sostenibile. La procedura di selezione è stata indetta il 30 marzo scorso, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: “Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale indice una procedura di selezione al fine di individuare candidature in possesso di particolare e comprovata qualificazione professionale ed esperienza in materia di cooperazione allo sviluppo, ai fini della nomina del direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, di cui alla legge 11 agosto 2014, n. 125. Il trattamento giuridico ed economico onnicomprensivo del direttore è determinato con contratto individuale, ai sensi dell'art. 19, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. L'incarico, ai sensi dell'art. 17, comma 5, della legge n. 125/2014 ha durata quadriennale ed è rinnovabile una sola volta. La versione integrale dell'avviso è reperibile sui siti www.governo.it, www.esteri.it e www.aics.gov.it. Le domande in lingua italiana dovranno essere indirizzate inderogabilmente entro le ore 12,00 del giorno 4 maggio 2018 al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: dgcs03.pec@cert.esteri.it”.
L’elenco di coloro che hanno presentato domanda sarà pubblicato sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale entro i due giorni successivi al 4 maggio. La Commissione esaminatrice, in un percorso trasparente definito nell’avviso pubblico, procederà alla valutazione delle candidature e formulerà al ministro una motivata proposta con almeno tre e non oltre cinque nominativi, indicando le caratteristiche professionali salienti accertate. Il giudizio di merito nella formulazione della rosa dei candidati rientra nella sfera di discrezionalità della Commissione. Sarà infine il Ministro a fare la scelta definitiva e a proporla per la nomina da parte del presidente del Consiglio dei ministri.
Ancora trenta giorni di tempo, quindi, per presentare la propria candidatura. Avanti i/le migliori.
*Nino Sergi, presidente emerito di INTERSOS e policy advisor di LINK 2007
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