Volontariato

Debuttano i consulenti under17 della Garante per l’Infanzia

Primo incontro oggi per la Consulta dei Ragazzi, composta da 18 under17 tra cui anche un minore non accompagnato. L'ha costituita l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza per dare attuazione al diritto di essere ascoltato e di partecipazione previsto dalla Convenzione Onu

di Redazione

Diciotto ragazzi con meno di 17 anni, nove maschi e nove femmine: sono la Consulta dei ragazzi dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia). I ragazzi provengono da scuole medie e superiori, rappresentanze studentesche, gruppi scout, oratori e federazioni sportive, fra loro c’è anche un minore straniero non accompagnato. La Garante Filomena Albano li ha riuniti oggi per la prima volta nella sede dell’Agia, per confrontarsi con loro sull’età minima del consenso per i minorenni al trattamento dei dati personali, in particolare quando si iscrivono a un servizio sul web, tema su cui l’Autorità sta lavorando anche con una serie di audizioni di esperti e accademici collegate all’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla privacy (Gdpr), il 25 maggio prossimo.

«L’istituzione della Consulta dei ragazzi punta ad attuare l’articolo 12 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: ogni persona di minore età ha il diritto di esprimere la propria opinione e lo Stato deve garantire che tale opinione sia presa in considerazione dagli adulti. Il diritto alla partecipazione, pur non essendo previsto direttamente dalla Convenzione, è strettamente connesso a quello di esser ascoltati. Abbiamo creato uno spazio nel quale i giovanissimi potranno esprimersi, cercando di far in modo di essere ascoltati sulle decisioni che li riguardano. Sarà compito dell’Autorità garante tenerne conto, valutarle e farsene poi portavoce nelle sedi istituzionali», spiega Albano. Saranno attivati anche rapporti con scuole e associazioni per valorizzare la partecipazione dei ragazzi alle consultazioni dell’Autorità garante. È previsto, inoltre, che la Consulta collabori con “redazioni locali” che saranno costituite negli istituti comprensivi a proposito delle questioni che riguardano interessi connessi alla fascia tra gli 11 e i 15 anni. Analoga collaborazione sarà attivata, per la fascia dai 7 ai 10 anni, sui bisogni di tutela dei diritti dei più piccoli con apposite “Commissioni bambino”.

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