Formazione

Sei cavalli di libertà Ecco l’auto per tutti

Si chiama "Buomo" ed è la più piccola monovolume socialmente utile al mondo. Si guida senza bisogno di scendere dalla sedia a rotelle ed è stata progettata da un’associazione non profit.

di Carlotta Jesi

Due metri di lunghezza, 315 centimetri di motore diesel e 5,4 cavalli di potenza per 11 milioni di lire e un unico, grande, obiettivo: consentire ai disabili di muoversi autonomamente. Sono i numeri di ?Buomo?, la monovolume più piccola e socialmente utile del mondo presentata il 2 maggio a Cordoba e subito ribattezzata dalla stampa spagnola ?la sedia a rotelle a 6 cavalli?. Per entrare in questa autovettura voluta e progettata in quattro anni dal Promi, un?associazione non profit per la promozione dei diritti degli handicappati, non c?è neppure bisogno di scendere dalla sedia a rotelle. Compreso nel prezzo di vendita è, infatti, un telecomando a distanza con cui gli invalidi costretti in carozzella possono azionare l?apertura della macchina: il portone posteriore si solleva automaticamente e in pochi secondi la vettura si abbassa al livello del terreno consentendo alle sedie a rotelle di accomodarsi al volante. Fantascienza? No, per ora un prototipo intelligente che sbarcherà sul mercato nei primi mesi del 2000 e, soprattutto, costruito in ogni minimo dettaglio su misura dei destinatari. A dimostrarlo sono gli optional: oltre al colore è possibile scegliere diversi tipo di volante adatti a persone con menomazioni agli arti superiori e una versione a gasolio o elettrica. «Per guidare Buomo», ha dichiarato il presidente del Promi, Juan Pérez Marín, «non serve neppure la patente. E proprio per questo motivo la macchina non supera mai i 45 chilometri all?ora». La produzione inizerà entro la fine dell?anno in una zona di ex miniere, disoccupazione e grande esclusione sociale a nord di Cordoba. Dove il Promi ha costruito uno stabilimento in cui lavoreranno, fra gli altri, portatori di handicap fisico e mentale. Per l?esattezza quarantacinque uomini e donne addetti all?assemblaggio dei materiali e alla ?usability? della vettura. «Davvero un?iniziativa all?insegna delle pari opportunità e del progresso sociale», ha commentato durante la presentazione al pubblico il ministro del Lavoro e degli Affari Sociali spagnolo Manuel Pimentel. Che seguendo le indicazioni del Trattato di Amsterdam entrato in vigore il primo maggio, ha deciso di sostenere il progetto con fondi pubblici per il recupero di aree dismesse e l?inserimento lavorativo di persone disabili. Funzionerà? Basterà la concorrenza di altre automobili ?sociali? lanciate sul mercato da grandi case automobilistiche? È presto per dirlo, ma una cosa è certa: i ?numeri? di Buono derivano proprio dal fatto che a volerla e progettarla sono state persone ogni giorno impegnate nell?assistenza dei portatori di handicap. Per ?sfondare? Buomo potrà contare anche sulla Giunta dell?Andalusia. Il suo consigliere per l?Industria, Guillermo Gutiérrez, ha infatti dichiarato: «Sosterremo l?iniziativa pagando parte dei salari e l?assicurazione sociale degli operai che costruiranno questa nuovissima macchina».


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