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L’Aquila 9 anni dopo il sisma. A che punto è la ricostruzione?
Stando al rapporto del Parlamento più aggiornato (31 dicembre 2016 e presentato nel giugno 2017) sono 21 i miliardi pubblici stanziati fino ad oggi che dovrebbero salire a 25. La ricostruzione privata sarà completata nel 2022 mentre quella pubblica nel 2025
La ricostruzione de L'Aquila e degli altri comuni colpiti dal sisma del 2009 continua a procedere. Come ci hanno insegnato gli altri disastri tellurici che hanno colpito il nostro Paese il recupero dei territori ha bisogno di tempi lunghi. Non meno di dieci anni.
Secondo la “Relazione sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica nella Regione Abruzzo”, la più aggiornata disponibile, presentata nel giugno 2017 e aggiornata al 31 dicembre 2016, sono stati finora stanziati 21 miliardi di euro. Per concludere il processo di ricostruzione ne serviranno altri 4 miliardi, portando il costo complessivo del processo a 25 miliari. Uno sforzo pubblico in termini economici notevole.
La maggior parte di questi finanziamenti pubblici è stata destinata ai professionisti e alle aziende del territorio, molte delle quali provenienti da L'Aquila stessa.
Interventi ricostruzione pubblica
(Sintesi degli interventi per la Ricostruzione Pubblica fino al 31/12/2017)
I tempi della ricostruzione
Stando ai dati del sito “Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell'Aquila” il processo di ricostruzione è cominciato all'indomani dal terremoto. La "ricostruzione privata" (ossia, la ricostruzione delle abitazioni di proprietà privata, finanziata dallo Stato) è cominciata pochi mesi dopo il sisma; ha tuttavia raggiunto l'apice tra il 2012 e il 2015. Oggi, la maggior parte della ricostruzione privata è stata terminata.
A fine del 2016, più dell'80% delle abitazioni della città non-storica era stato ricostruito. Tale dato è probabile che oggi si aggiri attorno al 90%. Lo stesso non si può dire, invece, per il centro storico (vedi voce "Centro storico"). Secondo stime attendibili, la ricostruzione privata dovrebbe essere completata nel 2022.
La "ricostruzione pubblica" (ossia quella di edifici e strutture pubbliche) ha proceduto invece un po' più lentamente. Ha cominciato a prendere abbrivio nel 2011 e verrà plausibilmente completata nel 2025. Per avere un'idea di come stia procedendo, si consideri che, a oggi, nel solo comune de L'Aquila, sono stati conclusi 284 interventi su edifici e infrastrutture pubbliche, mentre 207 sono in fase avanzata di realizzazione (di cui 122 in fase di collaudo) e 107 quelli a uno stadio iniziale (per esempio, in fase di progettazione).
Il progetto C.A.S.E.
I “Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili” dette anche "New town" o C.A.S.E. sono i 19 insediamenti comprendenti un totale di 4.500 alloggi costruiti dall'allora capo dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso su volontà dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi messe in piedi a tempo di record per ospitare una quota rilevante della popolazione sfollata. Sono state oggetto di numerose critiche, legate per esempio al loro elevato costo di realizzazione o alla frammentazione sociale che avrebbero generato.
La questione più delicata è il capire, una volta terminato il recupero degli edifici storici che futuro dare a questi nuovi insediamenti. La loro eventuale conversione in strutture permanenti porta con sé due problemi rilevanti: i tempi lunghi e l'elevato costo. Questo perché seppur temporanei sono edifici "pesanti" e duraturi; inoltre sono ubicati su massicce piastre antisismiche in calcestruzzo.
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