Economia

Euro falsi, vietato abbassare la guardia

Seppur il numero di banconote false sia, secondo i dati della Banca Centrale Europea, molto basso i falsari però sono particolarmente attivi nei Paesi dell’area euro da cui proviene il 94,5% del denaro contraffatto. Ecco cosa fare in caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità

di Marco Marcocci

Sono poche, se non addirittura pochissime, le probabilità di ritrovarsi nel portafoglio una banconota falsa, tuttavia, dato che niente è impossibile, meglio essere sempre vigili.

Il numero degli euro falsi, osserva la Banca Centrale Europea, resta molto basso rispetto agli oltre 25 miliardi di banconote in circolazione.

Nel 2020, ad esempio, sono stati scovati 17 biglietti fasulli ogni milione di banconote in circolazione e, come evidenzia il seguente grafico che riporta l’andamento storico delle banconote false individuate ogni milione di banconote autentiche in circolazione, il futuro sembrerebbe roseo.


Nel 2020 sono state ritirate dalla circolazione circa 460.000 banconote in euro false delle quali 220.000 nel secondo semestre.

Rispetto al 2019 gli euro falsi ritirati sono calati del 17,7% ed anche rispetto al 2018, quando vennero intercettate 563.000 banconote fasulle, la contrazione è notevole.

Come sempre sono stati i tagli da 20 euro e da 50 euro a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote e rappresentano nell’insieme circa due terzi del totale dei falsi.

I falsari sono particolarmente attivi nei paesi dell’area euro, dove è stato scoperto Il 94,5% delle banconote falsificate; il rimanente bottino proviene per il 2,8% da Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro ed il 2,7% da altre regioni del mondo.

In Italia sono state 65.229 le banconote che la Banca d'Italia ha riconosciuto false e ritirate dalla circolazione (-27,7 per cento rispetto al 2019).

Si tratta del dato più basso registrato dopo il 2002, anno in cui l’euro ha cominciato a circolare come moneta fisica. Anche nella penisola i tagli più falsificati continuano ad essere quelli da venti e cinquanta, che rappresentano oltre i tre quarti del totale.

Se entriamo in possesso di una banconota sulla cui autenticità nutriamo dei dubbi, attenzione a tentare di spenderla: tale comportamento costituirebbe un reato. Si deve, invece, farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle Filiali della Banca d'Italia che, se ritengono che la banconota sia falsa, hanno l'obbligo di ritirarla dalla circolazione e trasmetterla all'Amministrazione Centrale della Banca d'Italia, in Roma, dove il Centro Nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità (NAC) la esamina per accertarne la falsità.

In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati al ritiro dalla circolazione redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all'esibitore.

Se il NAC della Banca d'Italia accerta la legittimità della banconota, l'esibitore viene rimborsato, senza alcuna trattenuta, in caso contrario all'esibitore non è dovuto alcun rimborso.

Insomma, in attesa dell’euro virtuale, prestare attenzione alle banconote.

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