Non profit

Dove,come quando,con chi

Mentre le adesioni continuano, ecco l'elenco dei Comitati locali a cui riferirsi in ogni regione. E tra poche ore un'avanguardia di logisti sarà nei Balcani per un sopralluogo.

di Gabriella Meroni

Non si ferma, anzi cresce e si precisa sempre più, la mobilitazione promossa da ?Vita? per la pace nei Balcani. ?Io vado a Pristina? ha conquistato questa settimana l?attenzione di molti: della grande stampa (quotidiani e settimanali nazionali hanno parlato di noi), dei politici, e soprattutto di tante persone, lettori e non, che ci hanno voluto manifestare il loro sostegno. Nel frattempo sono stati anche definiti meglio i contorni dell?iniziativa, sia dal punto di vista della diffusione, sia da quello più strettamente riguardante il viaggio. Così sono nati i Comitati locali, dei gruppi di sostegno sparsi in ogni regione. Ed è anche stata decisa la costituzione di un gruppo di contatto che sta per partire alla volta dei Balcani per individuare il percorso più idoneo che la marcia dovrà percorrere fino a Pristina e Belgrado. Ecco qui le risposte a tante domande che ci arrivano in redazione su ?Io vado a Pristina??.

Come vanno le adesioni?
Il ritmo è elevato: decine e decine ogni giorno. Arrivano da tutta Italia, spesso accompagnate da messaggi entusiasti («ho voglia concreta di sostenervi!» ci ha scritto ad esempio Gianluca Marangi da Verona) o da riflessioni, come quella che ci ha inviato don Giancarlo Vecerrica del Comitato Pellegrinaggio a Loreto, che ogni anno raduna 10 mila giovani in cammino tra Macerata e il santuario della Madonna di Loreto. Quest?anno, l?intenzione che animerà i partecipanti sarà la pace, e infatti così scrive don Giancarlo: «La pace è un avvenimento possibile perché ci sono persone che la vivono; la riconciliazione c?è perché viviamo insieme, pur diversi». Anche alcuni parlamentari hanno inviato adesioni: Giuliano Pisapia e Luigi Giacco, l?uno ex presidente della commissione Giustizia della Camera e l?altro della Commissione Affari sociali. Un segnale del fatto che anche chi ricopre ruoli istituzionali e sente il disagio per una guerra che vede anche l?Italia coinvolta non ha alibi per rinunciare a fare qualcosa. Ha manifestato il suo appoggio anche Sabina Siniscalchi, presidente di Mani Tese.

Posso aderire anche se so già che non potrò partire?
Per sostenere l?appello non è necessario sapere di poter partire: è possibile anche dare il proprio appoggio per la diffusione, e organizzare qui in Italia delle iniziative di pace concomitanti con la marcia nei Balcani. L?importante è condividere il testo dell?appello e essere disposti a mobilitarsi personalmente, in Jugoslavia o, contemporaneamente, in Italia.
Come fare per mettersi in contatto con altri partecipanti?
Per migliorare la comunicazione tra i singoli aderenti, e favorire il crearsi di gruppi di partenti (o sostenitori) che vivono vicini – come è stato suggerito dalla segreteria organizzativa – sono sorti dei Comitati locali di sostegno regione per regione, con l?incarico di diffondere l?appello nella propria zona, fungendo da ?moltiplicatori? delle adesioni, e dall?altro di raccogliere intorno a sé gli aderenti in vista della partenza. Un primo elenco è pubblicato in questa pagina. Ma sarete voi stessi a proporvi per costituirne di nuovi, basta telefonarci. Per arrivare davvero a 100 mila adesioni occorrono 10, 100, 1000 Comitati locali di ?Io vado a Pristina e a Belgrado?. Invitiamo fin d?ora i sostenitori a contattare la persona di riferimento nella propria regione: per conoscersi, organizzare momenti di diffusione e mobilitazione, mantenere i contatti con la segreteria per comunicazioni o iniziative. Persone che abbiano chiare le caratteristiche di questa mobilitazione che la rendono unica, diversa dai tanti appelli per la pace: il fatto di essere un pellegrinaggio, un cammino di pace popolare, non la missione di un piccolo gruppo specializzato in azioni di questo tipo o, peggio, di sconsiderati; la presenza tra i partecipanti di tante culture, unite in un solo desiderio di testimoniare per la pace; la disponibilità a partire o attivare iniziative in Italia in contemporanea alla carovana.

Ma quando si parte?
Sarà decisivo il risultato della missione del nostro gruppo di contatto, la sua relazione in merito alla logistica e ai contatti diplomatici avviati. Comunque è probabile che la marcia si farà o il 6 o il 14 giugno. Partire prima non sarebbe possibile per motivi organizzativi, logistici e diplomatici; più in là non avrebbe senso perché è urgente fare qualcosa perché le sofferenze della guerra finiscano al più presto. Del gruppo di contatto in partenza in queste ore fanno parte Lisa Clark dei Beati i costruttori di pace, che si è più volte recata in Kosovo e in tutta la Jugoslavia e ne conosce bene territorio, abitanti e autorità; Gigi Ontanetti dell?Agesci di Firenze, esperto in logistica e organizzazione di iniziative di massa; Luisa Bruzzolo del Cesvi, cooperatrice internazionale di grande esperienza, Andrea Pagliarini dell?Associazione Giovanni XXIII ed Eva Murtas dell?Operazione Colomba. Il nostro Gruppo di contatto si avvarrà anche di una precedente missione dei Caschi bianchi e della consulenza del professor L?Abate. Ci stiamo muovendo anche per prendere contatti diplomatici con l?Onu, col nostro governo e quelli dei Paesi balcanici in guerra affinché siano tutti chiaramente informati della nostra iniziativa, dei suoi tempi e dei suoi luoghi.

Fino a quando è possibile aderire?
Teoricamente fino alla partenza, ma è bene chiudere le ?iscrizioni? qualche giorno prima, indicativamente il 31 maggio. Per quella data si potrà quindi avere un?idea esatta della quantità di persone disposte a venire con noi a Pristina e a Belgrado. Non aspettate, dunque. Se volete essere dei nostri, ditecelo subito.

Io vado a Pristina…

E a Belgrado. Perché non posso limitarmi ogni giorno all?indignazione di fronte alla brutalità della guerra che vede anche il mio Paese e l?Europa intera coinvolti.

So che il futuro della Pace nel nostro continente dipende anche da me, dalle iniziative che anche personalmente riuscirò a mettere in campo.

Troppo poco ancora si sta facendo per curare, sostenere e lenire le sofferenze di tutti coloro che sono stati feriti nel corpo e nell?anima dalla guerra del Kosovo, ed io farò tutto ciò che posso per sostenere, anche personalmente, tutte le iniziative umanitarie.
Però so che finché non taceranno le armi non sarà rimossa la causa prima del dolore di centinaia di migliaia di fratelli kosovari e serbi.

Per questo, forte solo del potere dei senza potere e della mia testimonianza personale, voglio gridare ai responsabili del governo della Federazione jugoslava che la Pace non può nascere da un?escalation di violenza e brutalità contro popolazioni inermi, voglio gridare ai responsabili dei governi dei Paesi della Nato che la libertà e la giustizia non possono essere frutto di di violenza.

Con la sola forza disarmata della mia testimonianza chiedo che i responsabili delle nazioni in conflitto riprendano con vigore e fiducia la strada del dialogo e del negoziato. E chiedo che l?Onu diventi il perno di ogni iniziativa di pace.

Non posso rimanere a guardare dopo un mese di violenze e sofferenze; con gesto personale voglio costruire da subito un futuro di pace per noi e per i nostri figli, per noi e per tutti i popoli d?Europa.

Per questo ho deciso di dare la mia disponibilità a partecipare all?invasione pacifica del Kosovo insieme a tutti coloro che vogliono la pace.

Io andrò a Pristina e a Belgrado testimoniando con la forza della nonviolenza che la Pace è possibile, adesso.

18 Comitati, chiamate il più vicino

Trentino alto adige: Marco Baino-Pergine Valsugana(TN)
baino@valsugana.com

PIEMONTE: Gianni D?Elia – Rivalta (To) Tel.011/9090285

LOMBARDIA: don Sergio Tettamanti-Ronago(Co)Tel.031/980044
sergttt@tin.it

VENETO: Michele Boato-fraz.di Mestre (Ve) Tel. 041/985882
info@ecoistituto.veneto.it

LIGURIA: Paolo Pilonca-Savona-010/6129048-
lillisi@tin.it

EMILIA ROMAGNA: Stefano CastagnettiBasilicanova(Pr)Tel.0521/681244 0521/250838 stefacasta@iol.it

TOSCANA: Paolo Zammori- Filattiera (Ms) Tel.0187/458108
comufila@lunigiana.ms.itAlessandro
Cerri-Livorno(Li)Tel.0586/887350

Umbria: La Greca Annachiara-Perugia 0575/5726546
milkoanselmi@mail.caribusinness.it

MARCHE: don Giacomo Ruggeri-Fano (Pe)
parabola@mbox.fano.net

LAZIO: don Renzo Copponi-Civitavecchia (Roma)Tel. 0766/32550 Gianni Troiani- Roma Tel.06/3058961

CAMPANIA: Ugo Esposito-Montesarchio(Bn)Tel.0824/833280 opp. 0824/847010

BASILICATA: Angelo Leone e Carmela Doino-Bella (Pz) Tel. 0976/803229

PUGLIA: don Salvatore Porcelli-Bisceglie(Ba) Tel.080/3955968

CALABRIA: Patrizia Russo-Mormanno(Cs) Tel. 0981/81036 (ore serali)

SARDEGNA: Valeria Camba-Cagliari(Ca)Tel.070/370106
camba@unionesarda.it

SICILIA: Roberto Gallo- Avola(Sr)Tel.0931/823497
zaffuto.giuliana@ipalet.unipa.it

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