Welfare

Un nuovo font per l’inclusione. Si chiama Braille Neue

Realizzato da Kosuke Takahashi in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. Un carattere innovativo che combina il rilievo della scrittura per non vedenti con la forma delle lettere tradizionali

di Lorenzo Maria Alvaro

Un carattere innovativo che combina il rilievo della scrittura per non vedenti con la forma delle lettere tradizionali l classiche e scrittura in Braille.



Progettato dal designer giapponese Kosuke Takahashi, questo font creerà testi universali, leggibili da non vedenti e ipovedenti che da chi può vedere senza la necessità di due testi separati. Si chiama Braille Neue ed è un font che può anche essere applicato alla segnaletica dei luoghi pubblici.

Braille per tutti
«Attualmente, raramente vediamo il Braille implementato nello spazio pubblico poiché richiede uno spazio aggiuntivo e le persone vedenti lo considerano non importante», spiega Takahashi, «Braille Neue affronta questo problema rendendo il braille facile da usare per le persone vedenti. Spargendo questo insieme credo che più persone conosceranno il braille».

Ecco perché è già eclinato in due versioni: quella dell’alfabeto occidentale, Braille Neue Standard, e quella in ideogrammi, Braille Neue Outline.

L’obiettivo dichiarato di Takahashi è quello di proporre un metodo di comunicazione trasversale universalmente accessibile, magari da adottare in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici che si disputeranno a Tokyo nel 2020.

«Ho anche condotto una ricerca per vedere se una grande segnaletica con braille era leggibile per i non vedenti», ha aggiunto, «Braille Neue ha la possibilità di espandersi spazialmente nei segnali pubblici in modi nuovi ma anche di sovrapporsi alla segnaletica esistente nello spazio pubblico completandola. È facile da implementare ed è un trampolino di lancio per un futuro sostenibile e inclusivo».

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