Volontariato

Manager Baha’i: un italiano nel board

Lorenzo Solimene entra a far parte del consiglio direttivo di Ebbf, la non profit che punta a diffondere i principi etici del credo nel mondo imprenditoriale

di Giampaolo Cerri

Si chiama Ebbf-European Baha?i Business Forum ed è un network di manager e dirigenti di azienda che si riconoscono nei principi della fede Baha’i, credo sincretista nato nell’Ottocento in Persia e oggi diffuso in tutto il mondo. L’associazione, un ente non profit fondato a Parigi nel 1991, è attiva anche in Italia dalla primavera di quest’anno per mettere in rete manager e imprenditori «che individuano nell’applicazione di principi etici Baha’i e nella piena valorizzazione del patrimonio umano i fattori fondamentali del successo delle imprese». Del consiglio direttivo di Ebbf internazionale è entrato ora a far parte un italiano, Lorenzo Solimene, consultant presso l?ufficio di Milano di Kpmg Global Sustainability Services. Solimene ha maturato esperienze come docente e coordinatore didattico nell?ambito dei corsi di formazione sul bilancio sociale svolti presso ABIFormazione e SUMI – Università degli studi di Torino. Si occupa, tra l?altro, anche di ricerca nel campo della sostenibilità, analisi della cultura aziendale, change management e audit del capitale intangibile. «L?attenzione ai problemi di una moderna gestione d?impresa, che sia cioè etica ed eco-compatibile, non può scaturire soltanto dalla sensibilità di singoli più o meno illuminati, ma deve essere il frutto di una più vasta convergenza», dice Solimene in un comunicato, «per questo motivo oggi sono felice di entrare nel consiglio direttivo di Ebbf, in quanto si tratta di un network internazionale, che sin dalla sua nascita combatte per l?affermazione dei principi etici nel mondo imprenditoriale, e che al tempo stesso può ben definirsi interculturale, per la sensibilità verso l?individuo e tutto il suo background culturale». Fanno parte di Ebbf Italia, presieduta da Pietro Morano, consulente Accenture, anche Giuseppe Robiati, presidente gruppo SCAC, Daniel Truran, vice President di Humanica Social Venture e Navid Anayati, imprenditore nel settore commercio.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA