Non profit
Laboratorio zen insieme
Un quartiere a rischio, donne e minori le prime vittime alle quali si offrono opportunità di aggregazione e crescita
Associazione Laboratorio Zen Insieme
via D?Annunzio, 52 90144 Palermo
tel. e fax 091.904696
labzen@tiscalinet.it
Fondata nel 1988
Presidente: Bice Mortillaro
Scopo: arginare il disagio dello Zen
Quartiere Zen, periferia di Palermo, degrado e isolamento. È in questo contesto che nasce l?associazione Laboratorio Zen Insieme, per combattere il disagio e la marginalità dei giovani e delle donne.
Lo Zen, che conta 25mila abitanti, è diviso in due aree di cui la più recente, Zen 2, è quella più problematica. L?unica presenza delle istituzioni è costituita dalla scuola dell?obbligo, spesso incapace di far fronte ai problemi del quartiere in cui il basso livello di istruzione, la dispersione scolastica e la mancanza di qualificazione professionale sono terreno fertile per la criminalità organizzata.
«Il primo intento è creare luoghi di aggregazione per far uscire queste persone dall?isolamento», dice la presidente, Bice Mortillaro «causa, per le donne, di depressione che si traduce in incuria dei figli». Creare, dunque, luoghi dove trovare strumenti per migliorare la propria vita, riscattarsi da un destino di criminalità ed emarginazione, attraverso anche i modelli positivi costituiti dagli educatori. Si punta all?autonomia, per dare a chi è analfabeta, o quasi, e disoccupato la possibilità di un futuro diverso. Così l?associazione ha aperto due centri sociali. I ragazzi sono impegnati nel doposcuola, in giochi, attività sportive, laboratori e viaggi, mentre per le donne si è pensato a corsi di cucina e formazione professionale, ma anche ad attività da fare coi figli, come le gite. «Non è che si cambino le condizioni del quartiere», nota Bice Mortillaro, «ma qualche risultato lo si ha. Grazie a un corso di formazione, un gruppo di donne ha conseguito il titolo di educatrice all?infanzia e ha poi aperto una sorta di asilo infantile, mentre dopo un laboratorio di falegnameria due ragazzi hanno trovato lavoro in un?azienda veneta».
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