Famiglia

A Parma nasce il co-housing per i padri separati

Si chiama “Io sto con te” il progetto voluto da una rete di associazioni, servizi sociali e parrocchie, con il supporto del CSV provinciale che prevede l’ospitalità in appartamento a costi agevolati ma anche un supporto psicologico che consenta un rapporto sereno con i figli

di Lorenzo Maria Alvaro

Ormai la crisi famigliare e la separazione sono una realtà con cui fare i conti. Così a Parma hanno pensato di provare a dare una risposta concreta.

Si chiama “Io sto con te” ed è il nuovo servizio di ospitalità e di aiuto per genitori separati del Comune.


Il progetto è promosso dall’associazione San Cristoforo, attiva nel campo delle persone fragili con il patrocinio del Comune e il sostegno di Forum Solidarietà, il Centro di servizio per il volontariato locale.

È dedicato a quei padri che, a seguito di una separazione, si trovano fuori casa con uno stipendio che non è più sufficiente a coprire le spese. Spesso capita che queste persone finiscano in strada, a dormire in macchina.

Il progetto, offrendogli una casa a un costo sostenibile e un accompagnamento fatto di relazioni positive, perché non debbano affrontare da soli questo momento drammatico della loro storia. In cambio l’associazione chiede ai padri di impegnarsi nel dialogo con la famiglia e il rispetto delle regole della convivenza domestica.

La formula è quella del co-housing: «i genitori ospiti dovranno partecipare mensilmente ai costi», ha spiegato il responsabile del progetto Emiliano Zasa «e seguire un percorso condiviso prima dell’ingresso con un’équipe multidimensionale, partecipata dai servizi sociali del territorio, psicologi, neuropsichiatri infantili ed esperti in diritto di famiglia». L’obiettivo non è solo dare un tetto ma creare uno spazio dove padri e figli possano costruire un rapporto quotidiano e sereno, aperto anche al confronto con altre esperienze e relazioni.

La casa aprirà le porte il prossimo 6 maggio ma l’idea dei promotori è di mettere a disposizione altri appartamenti: a tal fine la fondazione di comunità di Parma “Munus” ha aperto un fondo che raccoglierà le donazioni di chi vuole continuare a contribuire.

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