Politica

«La nostra battaglia per un mondo più inclusivo e accessibile»

Gli attivisti per i diritti dei disabili Sinéad Burke, insieme a Ioannis Vardakastanis, Pietro Vittorio Barbieri e Krzysztof Pater, questi ultimi membri del Comitato economico e sociale europeo, hanno parlato nel corso di una conferenza stampa online promossa dal Comitato per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Il tema? L’impatto della pandemia sulle persone disabili. Sinéad Burke, nota attivista irlandese, ha poi partecipato a un dibattito all’interno della sessione plenaria del Cese, dedicata all’autonomia e all’inclusione delle persone disabili. Nella plenaria il Comitato ha anche approvato il parere che chiede di modificare la legge elettorale Ue per garantire che tutti i cittadini con disabilità abbiano diritto di voto alle elezioni dell’Europarlamento del 2024

di Cristina Barbetta

«Sono un’educatrice, una scrittrice e un’attivista per i diritti delle persone con disabilità. Sono stata fortunata a lavorare nel design degli spazi per cercare di creare un cambiamento sistemico e pensare all’accessibilità non come semplicemente una check list, ma come qualcosa che dà creatività e innovazione ed è realizzata da persone disabili per persone disabili. Sono fortunata a lavorare in una società che si chiama “Tilting the lens”, che lavora con l’industria, i governi, e con le organizzazioni di persone disabili per cercare di creare un cambiamento che riguardi tutti noi».

Così Sinéad Burke, attivista irlandese che lavora nei campi dell’accessibilità, dell’inclusione, della diversità, dell’innovazione e del design. Ms Burke è stata ospite del Comitato economico e sociale europeo in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, che si celebra in tutto il mondo il 3 dicembre per promuovere i diritti, l'inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita.

Sinéad Burke si batte per i diritti delle persone con disabilità su fronti diversi. Ha fondato ‘Tilting the Lens’, una società di consulenza che lavora per accelerare un cambiamento sistemico e culturale attraverso l'innovazione e il design. Il suo TED talk: “Why Design Should Include Everyone” ("Perché il design dovrebbe includere tutti”) è stato visualizzato da 1 milione di persone. Sinéad Burke ha appena vinto un prestigioso premio letterario per il suo primo libro "Break the Mould", che incoraggia i bambini a riconoscere le differenze e a essere orgogliosi di come sono e chi sono. Sinéad Burke scrive per il Financial Times, il New York Times e ha parlato a Davos al World Economic Forum. Ms Burke è la prima persona affetta da nanismo che è apparsa sulla copertina di Vogue e che ha partecipato al Met Gala, e spera di potere fare diventare queste pratiche la regola, attraverso il suo lavoro sull’accessibilità e l’inclusione.

L’impatto della pandemia sulle persone con disabilità è stato al centro della conferenza stampa online promossa dal Cese per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Sono intervenuti importanti attivisti per i diritti delle persone con disabilità, che combattono su diversi fronti per rendere il mondo più inclusivo e accessibile: Sinéad Burke, Ioannis Vardakastanis, Pietro Vittorio Barbieri e Krzysztof Pater, questi ultimi membri del Cese.

In questo momento storico in cui le persone più vulnerabili hanno pagato e stanno ancora pagando un prezzo altissimo a causa della pandemia è più importante che mai agire per loro, rimuovendo tutte le barriere esistenti, legali, tecnologiche e fisiche, per consentire alle persone disabili la realizzazione del loro potenziale come cittadini con pari diritti, e di vivere le loro vite come membri attivi della società.

«Ho passato tutta la mia vita facendo advocacy, campagne e battendomi per le persone con disabilità», ha affermato Ioannis Vardakastanis, presidente di European Disability Forum e della Confederazione nazionale greca delle persone con disabilità. «Le persone con malattie croniche e con disabilità, e le loro famiglie, hanno sofferto molto nella prima e nella seconda ondata di Covid. Abbiamo visto come sono state infettate negli istituti di cura, e come molte di loro sono rimaste da sole a casa», ha detto Vardakastanis. Quindi questo 3 dicembre, che celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità, è molto strano, e dovrebbe essere il giorno di chi è stato o sarà vittima della pandemia e della noncuranza di coloro che prendono decisioni a tutti i livelli».

«Stiamo affrontando un periodo in cui si torna indietro, dall’inclusione all’esclusione», ha commentato Pietro Vittorio Barbieri, già portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, presidente del Centro per l'Autonomia, e direttore del Gruppo Tematico del Cese sui diritti della disabilità, istituito per monitorare l’implementazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità all’interno dell’Ue. «La sofferenza, e la sofferenza data dall’isolamento, è il problema maggiore che le persone con disabilità stanno affrontando al momento, una sofferenza dovuta al Covid, che qualche volta porta alla morte», ha detto Pietro Vittorio Barbieri. «L’Unione europea dovrebbe lavorare a una strategia per i prossimi 10 anni che prenda in considerazione gli effetti della pandemia sulle persone con disabilità». Pietro Vittorio Barbieri ha anche osservato come «nell’area di Bergamo, la più colpita nella prima ondata della pandemia, le case di riposo e le persone con disabilità hanno pagato il prezzo più alto».


Krzysztof Pater da 20 anni cerca di «trovare soluzioni per creare un migliore contesto giuridico per rendere più facili le vite delle persone con disabilità». Pater è il relatore della relazione informativa adottata dal Cese nel 2019 sui diritti delle persone con disabilità di votare nelle elezioni del Parlamento europeo. La relazione ha riscontrato che, a causa delle molte barriere legali e tecniche tuttora esistenti in Europa, nessuno dei Paesi Ue ha potuto garantire che le elezioni europee del 2019 fossero accessibili a tutti. Questo ha privato milioni di cittadini europei con disabilità del loro diritto fondamentale di voto. Pater è anche autore di un parere del Cese più recente, che chiede la rettifica della legge elettorale europea, e di conseguenza delle leggi elettorali in tutti i Paesi europei, per garantire che tutti i cittadini dell’Ue con disabilità abbiano diritto di voto nelle elezioni europee del 2024.

La pandemia ha esacerbato l’esclusione, la povertà, la discriminazione, le disuguaglianze, in tutti gli Stati membri. I quattro speaker hanno evidenziato come ci siano disuguaglianze e discriminazione nel campo della salute nei confronti delle persone disabili, che sono anche state trascurate dalla politica. «L’Ue ha proposto un piano di vaccinazione ma non c’è un piano per le persone con disabilità,» osserva Ioannis Vardakastanis, che afferma che anche la salute e le vite delle persone con disabilità contano e che bisogna quindi costruire un movimento forte per la disabilità.

«Ciascuno di voi ha il potere di trasformare la situazione delle persone con disabilità. Vi chiedo di farlo con loro, non per loro. Vi sono molto riconoscente di avere permesso che si tenesse questa conversazione e che il dibattito si possa aprire. Ma non si può trattare solo di un momento. Si tratta di un movimento più vasto, e vi invito a unirvi a esso». Queste le parole di Sinéad Burke, che ha partecipato a un dibattito che si è tenuto, dopo la conferenza stampa, all’interno della sessione plenaria del Cese dedicata all’autonomia delle persone con disabilità e alla loro inclusione in tutti i campi della vita economica, sociale e politica.

«In questa Giornata per le persone con disabilità è importante riflettere da dove siamo venuti e i progressi che abbiamo fatto», ha osservato Sinéad Burke. Per molti di noi il modello medico della disabilità è interiorizzato nella nostra esperienza di vita. Ciò significava che le persone con disabilità erano classificate in base alla loro condizione medica e che si parlava di loro, ma mai con loro o a loro. Questa struttura della disabilità ha portato alla percezione che fosse un peso per le persone, le famiglie, le comunità e le società".

Il Comitato economico e sociale europeo e l’impegno per un Europa più inclusiva e accessibile
Da molti anni il Cese difende i diritti delle persone con disabilità. Il suo Gruppo Tematico sui Diritti delle Persone Disabili supervisiona l’attuazione all’interno dell’Ue della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, e organizza molti dibattiti e visite nei vari Paesi per valutare la situazione sul posto. Guidato da Pietro Vittorio Barbieri, che è stato membro della delegazione italiana all’Onu direttamente coinvolta nella stesura della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità nel 2006, il gruppo fornisce anche una piattaforma di networking per molte organizzazioni che si occupano di disabilità e per altre organizzazioni della società civile.

Nella sessione plenaria di dicembre il Cese ha adottato il parere: La necessità di garantire l'effettivo diritto di voto per le persone con disabilità nelle elezioni del Parlamento europeo, il cui relatore è Krzysztof Pater. Questo parere è il follow up della della relazione informativa adottata dal Cese nel 2019, il cui relatore è Krzysztof Pater.
Nel suo nuovo parere il Cese invita il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Ue e gli Stati membri a modificare con urgenza la legge elettorale dell’Ue in modo da garantire che tutti i cittadini dell’Unione con disabilità abbiano effettivo diritto di voto alle elezioni del Parlamento europeo del 2024.

«Il parere riguarda la dignità umana», ha affermato il relatore Krzysztof Pater. «Ciò che chiediamo è il rispetto del principio della parità dei diritti per tutti. Com'è possibile che nel XXI secolo milioni di cittadini dell'Ue con disabilità non possano godere del loro diritto di voto, e che i responsabili politici non facciano quasi nulla per cambiare questa situazione? Si tratta di una questione fondamentale per la democrazia dell'Ue».

Foto: gentile concessione del Comitato economico e sociale europeo

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