Welfare

Mafia. Fini: “Rendere definitivo il carcere duro”

A Palermo per commemorare Borsellino dice: "La mafia è una metastasi con cui non si convive. I boss mafiosi devono essere sottoposto al 41 bis"

di Ettore Colombo

”La mafia è una metastasi e con essa non si convive. Chi invia ordini dal carcere deve essere sottoposto al 41 bis. L’ impegno del governo è evitare la provvisorietà di questo istituto e stabilire una modalità definitiva per i condannati per mafia più pericolosi”. Da Palermo il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini, annuncia i piani del governo per una più efficace lotta contro la criminalità organizzata, in occasione dell’anniversario della strage di via D’ Amelio. ”Occorre potenziare i servizi centrali operativi – ha aggiunto – ingiustamente ridimensionati in passato. Bisogna rafforzare i centri di investigazione nazionale”. Fini ha detto che serve ”maggiore tutela per i testimoni di reati. Bisogna inoltre intensificare le misure di prevenzione patrimoniale e destinare più celermente i beni sequestrati che costituiscono un simbolo della lotta contro la mafia”. Fini ha anche assicurato maggiore impegno contro il racket e l’ usura: ”a partire dalla legge 44 del ’99 bisogna aumentare i risarcimenti per chi resiste alle estorsioni”. Il vice premier ha anche ricordato la rapidità con cui è stato approvato il nuovo contratto per gli operatori di polizia: ”Non siamo davanti a un semplice incoraggiamento ma ad un atto concreto”. Concludendo il suo intervento Fini ha detto che bisogna superare le polemiche sui temi della giustizia ”perchè se è vero che i giudici non agiscono su mandato popolare, è comunque vero che il sostegno della gente è di fondamentale importanza”.

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