Mondo

Sgarbi: «In Etiopia l’obelisco di Axum si sbriciolerà»

Il critico d'arte acido: «Le ragioni simboliche addotte dallo Stato africano sono un capriccio».

di Redazione

Hanno fatto una scelta perfetta, cosi’ quando lo vedranno sbriciolarsi saranno contenti”. Vittorio Sgarbi, critico d’arte ed ex sottosegretario ai Beni culturali, liquida con una battuta la notizia notizia della decisione presa oggi dal Cdm di far tornare in Etiopia l’obelisco di Axum. ”E’ particolarmente sconcertante -dice Sgarbi- perche’ l’Etiopia era in guerra fino all’anno scorso. Le ragioni simboliche addotte dallo stato africano sono un puro capriccio e in questo il governo e’ stato un perfetto esecutore dei voleri del precedente governo”. Per Sgarbi, ”il governo non si e’ preoccupato di riavere ”La toletta di Venere” del Guercino -battuta all’asta a Londra il 10 luglio scorso- non hanno avuto alcuna forza di reclamare qualcosa di nostro e di prezioso e si sono affrettati invece a fare un atto di magnanimita’ nei confronti di un Paese povero e non preoccupandosi affatto di quello che capitera’ alla stele”. Proprio alla ”morte annunciata” dell’obelisco Sgarbi riserva un ultimo, caustico, commento: ”Per rivederlo non occorrera’ andare in Africa, bastera’ essere qui quando lo caricano, ne cadra’ sicuramente qualche pezzo”. Il critico d’arte potrebbe pensare di prenderne un pezzo per ricordo come successe con il Muro di Berlino? ”Non me ne importa niente -dice Sgarbi- quello sara’ il momento in cui le zucche vuote si renderanno conto che la cosa piu’ importante e’ che un bene sia sano, il resto non conta”.


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