Famiglia
Genova. La notte alla scuola Diaz occupata dai “no global”
"Stavolta bussate prima di entrare", è lo striscione appeso dagli "Studenti in movimento". Due i giorni di occupazione previsti. Timori per il corteo di sabato
Sono penetrati nella scuola Diaz, si sono installati al piano terra e al primo piano, dove ci furono i pestaggi, e hanno esposto due striscioni sulla facciata. Una trentina di manifestanti no global hanno occupato l’edificio sul lato destro di via Battisti a Genova, dove il 21 luglio di un anno fa la polizia fece irruzione, di notte, per una perquisizione che si trasformò in un pestaggio delle 93 persone, tra cui alcuni giornalisti, che dormivano nei locali concessi agli attivisti del Genoa social forum e degli altri movimenti.
“Stavolta bussate prima di entrare”, recita lo striscione degli “Studenti in movimento” di “Zena” (Genova in dialetto). “Reclaim your life” è scritto invece sull’altro striscione appeso a una finestra dai Disobbedienti di Genova, una delle più note costole del movimento. Gli occupanti passeranno la notte nella scuola. Un gesto simbolico – hanno fatto sapere – per ricordare il blitz oggi al centro di un’inchiesta della procura di Genova. ?Vogliamo trasformare un luogo di terrore per la città e il quartiere – dice Zulia, studentessa della scuola Pertini, attuale nome della Diaz – in luogo di pace e di discussione?.
I più giovani contestano anche la riforma Moratti e il buono scuola, ma al centro della manifestazione ci sono i fatti del G8 di un anno fa. E i timori per la manifestazione di sabato. Matteo Jade, uno dei leader dei Disobbedienti, le ex Tute bianche, ricorda che tocca alle forze dell’ordine garantire la sicurezza e aggiunge: “Se ci promettono che non spareranno, non ci saranno problemi”. Intanto i manifestanti si apprestano a dare via a due giorni di festa: di giorno nela scuola si riunirà l’assemblea nazionale degli studenti in movimento, la sera concerti e proiezione di due film sui giorni di Genova, il censurato Rai “Bella ciao” e “Carlo Giuliani ragazzo” di Francesca Comencini.
Alla manifestazione prendono parte anche alcuni parlamentari, tra cui Paolo Cento dei Verdi e Graziella Mascia di Rifondazione comunista. Tra i locali occupati anche la palestra mostrata un anno fa da tutte le televisioni con i caloriferi insanguinati dopo l’irruzione della polizia. Al momento dell’azione davanti alla scuola non c’erano forze dell’ordine. “Lo consideriamo un gesto simbolico e come tale non interverremo”, ha dichiarato il questore di Genova Oscar Fioriolli. Meno male.
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