Sostenibilità

Opere pubbliche al via: ambientalisti sul piede di guerra

La Camera ieri ha sbloccato le risorse necessarie per la legge Obiettivo, per le piccole opere e il riavvio dei contratti di Tav. Wwf "Stiamo studiando un esposto alla Corte dei Conti"

di Benedetta Verrini

Appena due giorni fa la Corte dei Conti aveva sollevato pesanti critiche di “compatibilità con la normativa comunitaria”, ma il percorso di attuazione della Legge Obiettivo non sembra risentirne: proprio ieri l’Aula della Camera ha infatti dato il via libera definitivo al Collegato Infrastrutture, provvedimento che consente lo sblocco delle risorse necessarie a dare il via alle Grandi Opere. Come è noto, la legge Obiettivo (443/01) è nata proprio per avviare un poderoso (e contestato) programma di opere pubbliche infrastrutturali, suddiviso in diverese fasi. L’approvazione del Collegato consente lo sblocco dei fondi necessari al primo avvio del programma, come deliberato dal Cipe nel dicembre scorso. Si tratta di 242 opere, di cui 21 richiamate espressamente nel Dpef, pari a oltre 193 milioni di euro per il 2002, oltre 160 milioni di euro per il 2003, e oltre 109 milioni di euro per il 2004. L’ok del Parlamento ha scatenato l’immediata reazione del Wwf Italia, che in un comunicato ha osservato: “Forse la Corte dei Conti farebbe bene a verificare se si possa temere un danno erariale dopo che con il voto di ieri il Parlamento ha approvato l’art. 10 (comma 1) del Collegato alla Finanziaria 2002, che avalla la proposta del Ministro delle Infrastrutture Lunardi di resuscitare senza soluzione di continuità le scandalose concessioni per l’Alta Velocità ferroviaria, revocate dalla Finanziaria 2001 (art. 131), per le tratte della Milano-Venezia e della Milano-Genova (art. 10 del Collegato infrastrutture, AC 2032-B), contestate duramente dall’Autorità Antitrust, che sostiene come solo le gare previste dalle Direttive Europee possono garantire la minimizzazione dei costi da sostenere per la realizzazione delle opere”. “Il WWF valuterà nei prossimi giorni la possibilità di preparare un esposto alla magistratura contabile”, ha dichiarato Stefano Lenzi, responsabile Unità istituzionale del WWF Italia. “Anche le modifiche migliorative sulle concessionarei autostradali che oggi escono dalla porta possono rientrare domani dalla finestra, Infatti, se il voto al Senato, confermato oggi dalla Camera, sul Collegato Infrastrutture ha escluso le vecchie concessionarie dal regime di privilegi voluto dal ministro alle Infrastrutture Lunardi, con l’art. 7 del Decreto Attuativo della Legge Obiettivo (Atto di Governo n. 114), in questi giorni all’esame delle commissioni parlamentari per un parere, si cancellano le modifiche migliorative. Di nuovo l’intento del Governo è quello di prevedere sia per le nuove che per le vecchie convenzioni concessioni ultratrentennali e il contributo dello Stato per oltre il 50%. E i concessionari autostradali saranno sempre più inamovibili”. Il WWF ha valutato positivamente gli emendamenti migliorativi sulla Livorno-Civitavecchia e sulla Merloni: “E’ stata almeno parzialmente fermata l’irresponsabile destrutturazione della Legge Merloni (L. n. 109/1994) in materia di subappalti (innalzamento della quota assegnabile sino al 50% e introduzione di deroghe per i lavori di importo inferiore al 2% del contratto d?appalto e comunque oltre i 100 mila Euro): per il WWF è questo un segnale importante di ripristino della legalità, nella lotta in particolare contro la criminalità organizzata, come aveva più volte segnalato il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna”. Info: www.wwf.it


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