Famiglia

Donna partorisce con il seme del marito morto

Secondo parto con la medesima procedura per Diane Blood. L'x consorte era deceduto nel 1995

di Stefano Arduini

Secondo fiocco azzurro per Diane Blood, la donna britannica che tre anni fa aveva partorito un bimbo grazie al seme congelato del marito, morto nel ’95. La donna si e’ servita dello stesso metodo per avere il suo secondo figlio, nato ieri al Royal Hallamshire Hospital di Sheffield. ”Ora e’ travolta dalla felicita’ – commenta alla Bbc il padre della Blood, Mike McMahon – Ha ottenuto quello che voleva”. Il bimbo e’ nato con un cesareo, e sia lui che la madre stanno bene. La signora Blood, 36 anni, continua dunque nella sua battaglia per avere figli dal marito, morto di meningite batterica. Dopo tre anni di lotta e’ riuscita ad ottenere il permesso di usare il seme congelato mentre questi era in coma. E proprio qui sta l’inghippo: per la legge britannica la donna non poteva essere inseminata, perche’ il marito Stephan non aveva lasciato un permesso scritto in questo senso. La donna, anche questa volta, per la gravidanza e’ dovuta uscire dall’isola: si e’ rivolta ad un ospedale in Belgio. I due bimbi, comunque, non sono stati registrati come figli del marito: sui certificati di nascita il padre e’ ‘sconosciuto’. Una legge per il riconoscimento postumo della paternita’ e’ naufragata l’anno scorso in Parlamento. Ora gli avvocati della Blood si sono rivolti all’Alta Corte, appellandosi all’Human Rights Act. La causa e’ ancora in corso.


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