Famiglia

Niente gara d’appalto per l’impresa che non rispetta le norme sui disabili

Lo ha stabilito ieri il Tar del Lazio, relativamente ai bandi per appalti pubblici

di Benedetta Verrini

Le imprese, sia pubbliche che private, che partecipano ai bandi per appalti pubblici sono escluse dalle gare se non sono in regola con le norme che disciplinano l’assunzione dei disabili. Lo ha stabilito il Tar del Lazio (Sezione III, sentenza n. 5055/2002), accogliendo il ricorso proposto da una società contro l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” che aveva aggiudicato l’appalto per la gestione e l’installazione di impianti per la distribuzione di bevande e prodotti alimentari, situati presso gli edifici universitari, ad un’altra società concorrente, la quale non aveva certificato di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, ma aveva semplicemente dichiarato di aver avviato la procedura per l’assunzione dei medesimi. I giudici amministrativi hanno invece chiarito che le imprese che partecipano a gare di appalti pubblici hanno l’obbligo di fornire sia la dichiarazione di essere in regola con la normativa suddetta (che deve essere fatta dal legale rappresentante), sia la certificazione degli uffici competenti di aver ottemperato agli obblighi previsti dalla legge. Pertanto, non avendo nel caso in questione la società vincitrice dell’appalto fornito queste certificazioni, il tribunale amministrativo regionale ha ritenuto l’aggiudicazione e l’ammissione alla gara illegittime e ne ha disposto l’annullamento. Info: www.aziendalex.it


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