Mondo

Paraguay sull’orlo del precipizio

Due giorni da incubo con morti, feriti e richieste di asilo politico. Il governo barcolla nel buio e la gente soffre la fame

di Redazione

Vivere in Sudamerica di questi tempi non è una fortuna. Argentina, Brasile e Uruguay sono da mesi in preda a tormente finanziarie con gravi conseguenze sulla popolazione, ma ora è il cuore del continente a tremare. Il Paraguay ,infatti, ombelico geografico dell’area e sull’orlo di una crisi istituzionale e sociale. Fra ieri e oggi si sono succedute imponenti manifestazioni di piazza. Non sono mancate le violenze che hanno portato ad un saldo provvisorio di due morti e decine di feriti. Molti dei quali da arma da fuoco. Il Governo di Asuncion ha dichiarato lo “stato di eccezione”, ovvero ha sospeso alcune delle garanzie costituzionali, tanto che almeno trenta persone hanno chiesto asilo politico in Argentina. Bersaglio delle proteste il presidente Luiz Gonzalez Macchi, che per bocca del numero uno del Senato Juan Carlos Galaverna ha accusato il generale Lino Oviedo di alimentare la protesta. Il militare, leader del partito di Unione Nazionale dei Cittadini eticii, si trova in esilio in Brasile.


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