Welfare

Minori: Famiglie per l’accoglienza (Cdo) contro Castelli

Nell'ultimo numero del notiziario associativo una netta presa di posizione contro il progetto di riforma del Guardasigilli

di Giampaolo Cerri

«Non possiamo essere d’accordo coni il sostanziale inasprimento del diritto penale minorile proposto dal Governo (aumento delel pene, riduzione delal messa alla prova, passaggio dal carcere per i maggiorenni al compimento del diciottesimo anno): non è reagendo emotivamente a casi sconvolgenti dell’ultimo periodo che si può e si deve impostare una eventuale riforma del diritto minorile». Lo afferma l’associzione Famiglie per l’accoglienza, aderente alla Compagnia delle Opere-non profit. La presa di posizione – netta per quanto molto pacata nei toni – è contenuta nel numero 55 di Lettera periodica, il notiziario associativo, inviato in questi giorni agli abbonati. Famiglie per l’accoglienza, che si occupa di adozione e affido in tutta Italia, si dice favorevole all’accorpamento delle competenze in materia di giustizia minorile «ma vorremmo che tutte le competenze fossero unificate», recita l’articolo, «e quindi anche quelle penali: perché il ragazzo deviante è, in molti casi, un ragazzo che ha bisogno anche di un intervento di sostegno e tutela e a noi preme che la funzione penale non perda mai di vista la preoccupazione educativa. Non vogliamo un giudice che si occupi solo del ragazzo che ha commesso un reato e solo perché lo ha commesso». Decisa la presa di posizione anche a difesa dei giudici onorari, che la riforma Castelli vorrebbe eliminare: «(…) siamo molto preoccupati per la proclamata disistinma nei confronti dei giudici onorari», prosegue l’articolo, «(…) ci sentiamo di dire che l’apporto di questi esperti è stato sempre nel senso di aiutare una valutazione più realistica e meno astratta della situazione che veniva a essere giudicata». Famiglie per l’accoglienza chiede che nella scelta di queste figure «possano far sentire la loro voce anche le associazioni familiari».


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