Famiglia

Minori: una rete di famiglie affidatarie per le vittime della tratta

La proposta di don Giancarlo Perego, responsabile della Caritas italiana. Che chiede anche un percorso di formazione interculturale.

di Daniela Romanello

Creare una rete solidale di famiglie affidatarie per minori stranieri vittime di tratta, “proponendo un percorso di formazione interculturale, di conoscenza della psicologia evolutiva, oltre che di comprensione delle conseguenze dei traumi, soprattutto quando provengono da violenze sessuali di persone che ti comprano”. È la proposta di don Giancarlo Perego, responsabile dell?area nazionale di Caritas italiana, intervenuto stamani a Roma alla sessione conclusiva del convegno “Il traffico di minori: piccoli schiavi senza frontiere”, promosso da Terre des hommes Italia, Fondazione internazionale Lelio Basso, Associazione Parsec e Save the children Italia. Nel recupero delle minorenni vittime di tratta resta centrale il ruolo delle famiglie in cui vengono accolte: “Per le ragazze che hanno vissuto un?esperienza drammatica della propria sessualità e di quella collettiva ? ha commentato Perego -, è necessario un luogo dove avere la serenità di riconoscere il proprio corpo, le ferite dell’anima, il ruolo femminile e maschile attraverso relazioni con persone che non giudicano, ma che fanno dell’accoglienza il segno distintivo della vicinanza”.


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