Welfare

#Unaparolapernemo e regali la tua voce a chi l’ha persa

L’iniziativa innovativa del Centro Clinico NeMO è finalizzata alla creazione di una “Banca della Voce”. Contribuire è semplice basta registrare una parola grazie all'App NeMO-MY VOICE regalandola alle persone a cui la malattia ha tolto la possibilità di comunicare con la propria voce. All’appello si sono unite anche voci famose della musica, dello spettacolo e dello sport

di Antonietta Nembri

Chi non ricorda l’urlo di vittoria di Rocky Balboa? O la battuta finale di Rossella O’Hara in Via col Vento? Se a pronunciare le parole “Adriana!” o «Dopotutto domani è un altro giorno» fosse stata una voce metallica sintetizzata, sarebbero state altrettanto indimenticabili? È quello che si chiedono gli ideatori di una campagna che ha l’obiettivo di restituire una voce umana alle persone cui la malattia l’ha tolta, come la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Il Centro Clinico NeMO nel lanciare #unaparolapernemo invita tutti a partecipare alla creazione di un archivio di voci, regalando una parola ai pazienti a cui la voce è venuta a mancare a causa della malattia.
«La voce rappresenta la nostra unicità, come un’impronta digitale il nostro timbro vocale ci caratterizza e ci differenzia da chiunque altro, così come siamo abituati a riconoscere gli altri dalla loro voce senza rendercene conto» sottolinea Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO. «Per questo vogliamo prenderci cura dei nostri pazienti, ai quali la malattia ha tolto la capacità di comunicare con la propria voce. Il nostro sogno è di raccogliere un intero vocabolario di parole di cui è ricca la nostra lingua italiana. La parola che io ho scelto di donare è senza dubbio NeMO!».

Tra i primi a rispondere all’appello Eros Ramazzotti, Gianluigi Buffon, Gianluca Vialli, Enzo Iacchetti, Ilaria D’Amico, Massimo Mauro, Simona Ventura, Andrea & Michele di radio deejay il Trio Medusa e Alessandro Cattelan donando la loro parola al Centro Clinico Nemo e stanno chiamando a raccolta i loro fan su Facebook, Instagram e Twitter per sostenere la campagna #unaparolapernemo.

La campagna nasce da un video che racconta un esperimento sociale. Il video (qui sotto) è stato ideato dall’agenzia pubblicitaria McCann e realizzato dalla casa di produzione Cattleya, nota anche per la pluripremiata serie tv Gomorra.
Protagonista del video è Francesco (nell'immagine), un paziente del Centro Clinico NeMO a cui è stata diagnosticata la Sla quattro anni fa.

L’appello di NeMo non è rivolto solo ai personaggi famosi, tutti infatti possono contribuire a questo progetto di raccolta delle voci, scaricando la App NeMO-MY VOICE e registrando una semplice parola, che sarà inviata dall’App stessa in un vocabolario posto nel cloud: un archivio della voce che supporterà tutte le attività del Centro Clinico NeMO legate alla messa a punto del progetto “Banca della Voce”.
Dopo aver donato la propria parola, si è chiamati ad invitare amici e followers a fare altrettanto, attraverso la pubblicazione di un messaggio o videomessaggio sui propri profili social.

L’App NeMO-MY VOICE può essere scaricata su tutti gli smartphone dalle piattaforme Apple Store e Google play al costo di 2,30 euro (il ricavato dei download andrà in donazione al Centro Clinico NeMO per sostenere tutte le progettualità di “Voice Banking”). L’App è stata sviluppata dalla Società di Information Technology Nohup.

La campagna #unaparolapernemo è realizzata con la collaborazione della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, impegnata da anni nel sostenere la ricerca scientifica sulla Sla e da sempre al fianco del Centro Clinico NeMO e gode del patrocinio di Aisla Onlus, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.

INoltre, sulla fanpage della campagna in Facebook è possibile vedere i video appelli dei personaggi dello sport e dello spettacolo. Tra questi anche quello di Luciana Littizzetto.

In apertura foto di Jason Rosewell /Unsplash

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