Famiglia

Minori: ogni anno 6mila vittime della tratta

La denuncia viene da Terre des hommes che, domani, presenterà ufficialemnte una ricerca che evidenzia il triste fenomeno

di Paolo Manzo

Ogni anno oltre 6.000 minori tra i 12 e i 16 anni sono vittime della tratta dai Paesi dell’Est verso l’Europa. Nel mondo l’aberrante commercio umano di bambini è stimato intorno ai due milioni ogni anno.

La criminalita’ organizzata riserva per loro un futuro atroce: le bambine sono sbattute nei bordelli a prostituirsi, i bambini costretti a lavorare in regime di schiavitu’, forzati all’accattonaggio, usati come insospettabili corrieri della droga, rapiti e rivenduti per le adozioni illegali o per il traffico di organi.

La denuncia viene da Terre des hommes domani presentera’ ufficialemnte una ricerca che evidenzia il fenomeno. La ricerca sara’ presentata domani alla conferenza internazionale organizzata da Terre des hommes, in collaborazione con Save the Children Italia, la Fondazione Lelio Basso e Parsec, ”Il traffico di minori: piccoli schiavi senza frontiere”, che si terra’, dalle 9 di domani a venerdi’, nella Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, in Piazza Montecitorio, 131 (Roma, 11-12 luglio ’02).

L’Italia, rivela ancora la ricerca, e’ il porto di approdo, e di smistamento verso l’Europa, di migliaia di bambine albanesi, moldave , rumene, bulgare, ucraine, africane e cinesi vendute dai genitori, rapite o adescate dalle bande criminali con la falsa promessa di una vita migliore.

In realta’, una volta arrivate a destinazione, le minori sono private dei diritti umani fondamentali come l’identita’, la salute, la famiglia e l’educazione. Con la forza, la violenza e le torture crudeli, fisiche e psicologiche, le bambine sono sfruttate nel mercato del sesso a agamento.

Un’importante base operativa e di smistamento delle baby-prostitute e’ stata individuata nel Triveneto – nell’entroterra tra Padova e Venezia – dove si segnala il piu’ alto numero di minori coinvolte nel traffico illegale, circa il 20%, rispetto ad una media del 5% delle altre citta’ italiane.

Mentre il turn over piu’ alto si registra tra Modena e Rimini, dove arrivano ogni mese circa 83 nuove piccole schiave del sesso. In Italia, prosegue ancora il rapporto, nel 2001, su 5.577 ex prostitute straniere che hanno chiesto permessi di soggiorno per motivi sociali, sono state 250 le minorenni, riuscite a sfuggire agli aguzzini, a beneficiare dei programmi di protezione previsti dall’art. 18 della legge 40 del ’98 in materia di immigrazione.

Ogni anno arrivano in Italia centinaia di nuove baby-prostitute. Sono sfruttate all’interno del territorio con immensi profitti per i loro protettori, e poi una volta svezzate e rese docili vengono trasportate nelle capitali europee con passaporti falsi.

La mafia, in particolare quella albanese, ha sviluppato un incredibile e oliato ingranaggio di distribuzione delle minorenni. Oggi e’ diventato quasi impossibile valutare la portata di questo fenomeno e contrastarlo efficacemente, perche’ le bambine sono costrette a prostituirsi all’interno di appartamenti, club privati e alberghi, non piu’ per le strade.

Per ragioni di mercato, e per limitare i rischi di individuazione da parte delle forze dell’ordine, interi gruppi di minorenni si spostano continuamente per l’Italia ogni due o tre settimane.Attualmente il numero di piccole prostitute oscilla tra le 540 e le 670, ma il dato e’ sottostimato per l’impossibilita’ di censire quelle che svolgono l’attivita’ nei luoghi privati.

”L’obiettivo della conferenza internazionale sulla tratta di minori – spiega Joseph Moyersoen, responsabile settore diritti dell’infanzia di Terre des hommes Italia – e’ quello di avviare una campagna di sensibilizzazione per la rapida approvazione della legge contro il traffico, in discussione da ben due legislature presso il parlamento.

Gia’ nella scorsa legislatura Terre des hommes Italia ha espresso delle raccomandazioni e proposto una serie di emendamenti per la maggiore protezione del bambino vittima del traffico, sia durante il procedimento penale, che nella fase di recupero e reinserimento.

Tali proposte, in parte integrate nell’attuale legge contro lo sfruttamento sessuale dei bambini, sono volte a rendere la legge italiana coerente con quella internazionale”. La conferenza contribuira’ infine all’individuazione di standard minimi per la protezione del bambino vittima di tratta, da inserire nella futura Convenzione sul traffico degli esseri umani del Consiglio d’Europa.

La riflessione comune del forum sara’ centrata su tre studi originali: il traffico dei minori dai Paesi dell’est, condotta in Romania, Albania e Italia dalla Fondazione Lelio Basso e Parsec, il traffico dei minori dall’Albania verso l’Italia e la Grecia di Save the Children, e la situazione nei Balcani a opera dell’Unicef. Ecpat Europe sara’ presente con il suo Law Enforcement Group e la Caritas italiana.

Saranno illustrati anche gli strumenti giuridici a livello internazionale per definire, contrastare e prevenire il fenomeno. Sara’ presente la responsabile della Task Force Unit contro il traffico umano dell’Osce.

Interverranno magistrati, rappresentanti dei ministeri della Giustizia della Romania e Albania ed esperti di Interpol, Organizzazione Internazionale del Lavoro, Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, e il responsabile del Programma contro il traffico di persone del Centro internazionale per la prevenzione del crimine delle Nazioni Unite.

Per l’Italia interverra’ il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna e dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. Altri interventi saranno a cura del ministero degli Interni, della Giustizia, del Lavoro e del Welfare e dalla Direzione generale Cooperazione e Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

Nella sessione di apertura interverranno, tra gli altri, Rita Levi Montalcini, presidente onorario di Terre des hommes Italia e Margherita Boniver, sottosegretario agli esteri.

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