Dalle grandezze macroeconomiche ai capitoli sui principali interventi, aspettando la Finanziaria 2003. Una manovra quasi pronta, a detta del viceministro dell’Economia Mario Baldassarri, dell’ordine di 12 miliardi di euro, circa 24.000 miliardi delle vecchie lire, che sara’ attuata attraverso spostamenti di risorse, cessioni e tagli alla sanita’ che si aggira intorno a un punto percentuale di Pil. La manovra per il prossimo anno dovra’ finanziare, almeno in parte, la riforma fiscale il cui costo sara’ pari a circa 7,5 miliardi di euro. Per controbilanciare la perdita di gettito si studiano gia’ misure di risparmi sulla spesa sanitaria e cessione delle intere quote ancora in mano al Tesoro di Telecom, Seat e Fincantieri. Prevista anche la cessione sul mercato di una quota pari al 37,58% dell’Enel, ma solo se i ”mercati lo permetteranno”.
QUADRO PROGRMMATICO 2002 2003 2004 2005 2006 variazioni % Pil reale 1,3 2,9 2,9 3,0 3,0 Inflazione programmata 1,7 1,4 1,3 1,2 1,2 Occupazione 1,2 1,6 1,6 1,6 1,6 rapporti % Tasso disoccupazione 9,1 8,5 8,0 7,5 6,8 Indebitamento netto/Pil -1,1 -0,8 -0,3 0,1 0,2 Avanzo primario/Pil 4,7 5,1 5,5 5,8 5,7 Debito/Pil 108,5 104,5 99,8 97,1 94,4 Pressione fiscale 42,3 41,9 41,4 40,4 39,8
DIFESA L’obiettivo e’ di arrivare ad un rapporto funzione Difesa-Pil dell’1,5% (nel 2001 e’ stato dell’1,05%), per interventi che dovranno portare, tra l’altro, a Forze armate di soli volontari (con la conseguente abolizione della leva) ”entro la fine della legislatura” e ad uno strumento militare che non sfiguri rispetto a quelli dei maggiori Paesi alleati. Tutto ciò, anche in considerazione della nuova minaccia terroristica – che ”fa assumere alla tutela della sicurezza un’accezione piu’ ampia”, in cui alla Difesa e’ affidato un ruolo fondamentale nella ”prevenzione dei rischi vecchi e nuovi” – e degli impegni internazionali, per concorrere ”alla stabilita’ e alla pace” nel mondo. Il Dpef, cosi’, prevede tra i programmi da ”perseguire in modo prioritario” il miglioramento dei ”sistemi di reclutamento e formazione, con ampio ricorso alle moderne tecnologie informatiche e di comunicazione telematica”; ”l’ammodernamento e il rinnovamento di materiali, sistemi d’arma e mezzi, allo scopo di colmare il divario tecnologico rispetto ai maggiori Paesi alleati” e la possibilita’ di ”disporre di unita’ operativamente in grado di sostenere l’azione della comunita’ internazionale nella prevenzione e gestione delle crisi” e di fornire, sul piano interno, ”un adeguato concorso ai servizi di prevenzione e controllo del territorio, oltre alle esigenze di pubblica necessita’ e tutela ambientale”. Altre priorita’ nel campo della Difesa l’attivazione di una ”previdenza complementare a favore del personale dipendente, attraverso la creazione di uno o piu’ fondi pensione”; l’attuazione di un ”piano di fattibilita’ per la realizzazione di alloggi per il personale militare con famiglia, anche con il ricorso a forme di finanziamento privato”; la realizzazione di una ”sempre maggiore integrazione interforze nel settore logistico, dando priorita’ al riordino della sanita’ militare anche in funzione complementare rispetto al servizio sanitario nazionale”. Tra le linee-guida indicate nel Dpef c’e’ anche la previsione di fare sempre maggiore ricorso, ”quando economicamente conveniente”, alle procedure di acquisizione di beni e servizi in ‘outsorcing’ ed ‘e-procurement’, ”per liberare risorse umane e finanziarie da impegnare nei reparti operativi”. Altri obiettivi quello di accelerare le dismissioni del patrimonio demaniale della Difesa per recuperare risorse da destinare agli investimenti e, di particolare rilievo, quello tendente ad ampliare i programmi di ricerca e sviluppo tecnologico, ”valorizzando la cooperazione con i partner nel settore e la partecipazione dell’industria italiana alla realizzazione di progetti internazionali”.
PRIVATIZZAZIONI: Il governo conta di fare entrare nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro sulle operazioni di privatizzazione da effettuare da quest’anno e il prossimo. Il ministero dell’Economia cedera’ a breve e per intero le quote possedute in Telecom Italia e Seat. E’ prevista anche la cessione sul mercato del 37,58% di Enel, anche se l’operazione si fara’ solo quando lo vorranno i mercati. Nessuna indicazione, invece, per la vedita di Eni e Finmeccanica.
FISCO: Parte il prossimo anno il primo modulo della riforma. L’operazione costera’ circa 7,5 mld di euro. Nel dettaglio, il governo prevede, sul fronte Irpef, una riduzione fiscale di 5,5 miliardi di euro a favore di redditi bassi, ma anche un calo di due punti dell’Irpeg (l’imposta sui redditi delle societa’) e un graduale avvio del processo di riduzione dell’Irap per 500 milioni di euro. Per gli anni successivi si prevede una graduale estensione del beneficio fiscale alle fasce di reddito via via piu’ elevate, impiegando le risorse che si renderanno di anno in anno disponibili attraverso una rigorosa gestione della politica di bilancio.
SANITA’: Per riportare i conti pubblici in linea con gli obiettivi, il Governo sta per introdurre le mutue private e un nuovo prontuario farmaceutico. Le mutue avranno carattere sperimentale e saranno pensate ”salvaguardando il rispetto dei fondamentali principi universalistici e solidaristici del Servizio Sanitario Nazionale”. Contemporaneamente l’esecutivo studiera’ misure per tenere sotto controllo la spesa farmaceutica a cui pensa ad ‘un taglio’ pro-capite. P.A.: Prende corpo la flessibilita’ anche nel Pubblico Impiego. Il Dpef 2003-2006 prevede infatti lo sviluppo di forme di lavoro meno ingessate. Dal part-time al telelavoro fino al lavoro interinale. Inoltre, il Governo conta, nei prossimi anni, di risolvere i problemi delle eccedenze e di sviluppare la mobilita’. Secondo quanto previsto dalla legge di riforma, infatti, sara’ incentivata la mobilita’ della dirigenza pubblica da e verso il settore privato, tra pubbliche amministrazioni e all’interno delle amministrazioni di appartenenza.
ENERGIA: Riduzione dei prezzi, sicurezza della fornitura, semplificazione delle procedure e certezze del quadro regolamentare. Questi ”gli obiettivi” primari del Governo nel settore dell’energia elettrica. Nel Dpef 2003-2006 presentato oggi in Parlamento. In particolare, nel campo della generazione l’esecutivo ”continuera’ a promuovere la crescita dell’offerta di energia elettrica disponibile per il Paese, favorendo dove possibile il riequilibrio territoriale nella localizzazione delle centrali”. Sul fronte della trasmissione, invece, verranno introdotte nuove norme in grado di semplificare le procedure di costruzione di nuove linee, in modo da assicurare l’espansione della rete nazionale di trasmissione, collegare rapidamente i nuovi impianti di produzione e potenziare le interconnessioni con gli altri Paesi europei.
PENSIONI: Per garantire ” un funzionamento efficiente” del sistema pensionistico il Governo manterra’ alta la guardia sul costo del lavoro e sullo sviluppo dell’occupazione. E sopratutto procedera’ alla riforma del sistema, attarverso al legge delega, i cui strumenti prevedono l’innalzamento dell’eta’ pensionabile, come anche il divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro. Confermata anche la volonta’ di fare decollare la riforma della previdenza complementare e di perfezionare il sistema di vigilanza del settore. ”Considerato il ruolo cruciale che la previdenza complementare ricoprira’ nell’accrescere i livelli di efficienza dei mercati finanziari – si legge nel Dpef – il Governo intende inoltre perfezionare l’omogeneita’ del sistema di vigilanza sull’intero settore e semplificare le procedure amministrative”.
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