Welfare
Un nido che diventa un hub: ecco il nuovo bando di Con i Bambini
Il bando “Comincio da zero” vuole incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità. A disposizione ci sono 30 milioni di euro. Presentazione dei progetti entro il 4 dicembre. La novità? Le iniziative devono puntare all’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale
di Redazione
Si torna alla prima infanzia. Dopo nove bandi e 355 progetti selezionati in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro e oltre 480.000 bambini e ragazzi coinvolti, il nuovo bando di Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile torna a concentrarsi sui piccolissimi. Il bando si chiama “Comincio da zero” e punta ad incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità. A disposizione ci sono 30 milioni di euro.
I servizi per la prima infanzia hanno una duplice funzione: quella educativa e formativa e quella di sostegno alla famiglia nella cura dei figli e nella conciliazione dei tempi di lavoro. Investire sui servizi educativi per la prima infanzia significa intervenire in quella fase della vita in cui i divari sociali di partenza possono essere ridotti e di conseguenza per ridurre la povertà educativa è necessario promuovere proprio la diffusione di servizi di qualità. L’obiettivo europeo, come noto, prevede di avere nei nidi posti a sufficienza per coprire il 33% dei bambini fra gli 0 e i 3 anni: in Italia nell’anno scolastico 2017/2018 i posti disponibili nei servizi per l’infanzia (complessivamente 13.145 sul territorio nazionale, di cui il 51% offerti da servizi pubblici) hanno coperto solamente il 24,4% dei potenziali utenti con meno di tre anni. Emergono, inoltre, forti disparità nella copertura territoriale dei servizi. Secondo il rapporto dell’Osservatorio #conibambini del giugno 2020, promosso da Openpolis e Con i Bambini, circa la metà dei comuni italiani è sprovvisto di asili nido, e le carenze maggiori si registrano in particolare nelle aree interne e al Sud. In Calabria, per esempio, la percentuale dei comuni senza asili nido arriva al 74,7%, in Basilicata al 67,2%, in Abruzzo al 65,9%. Mentre in Emilia Romagna sono senza nido solo il 14,1% dei Comuni e in Toscana il 16,9%.
Le proposte progettuali dovranno prevedere interventi volti a incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini e delle loro famiglie, in particolare quelle più fragili. I progetti potranno avere una dimensione regionale (con un plafond complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro) oppure interregionale (con un plafond complessivo pari a 8 milioni di euro), prevedendo in questo caso interventi al Nord, al Centro e al Sud. Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, ampliare l’offerta e superare la frammentazione, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. Per tali motivi, è fortemente auspicata l’integrazione dei nuovi servizi educativi con i piani di zona, anche nell’ottica di favorire la loro continuità. Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere azioni di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia – lavoro, e azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.
I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, entro il 4 dicembre 2020.
Photo by Sandy Millar on Unsplash
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