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Meno bolli e tasse per le separazioni
la Consulta ha dichiarato illegittima una parte della legge 74/87 (riforma della disciplina del divorzio).
di Redazione
Corte costituzionale. In una sentenza della fine di aprile e depositata il 10 maggio, la Consulta ha dichiarato illegittima una parte della legge 74/87 (riforma della disciplina del divorzio) stabilendo che marito e moglie che decidono di separarsi non dovranno più pagare bolli e imposte, come già accade per il divorzio.
D?ora in poi separarsi costerà meno. La Corte costituzionale, infatti, dichiarando incostituzionale parte della legge 74 dell?87, ha stabilito che marito e moglie che decidono di separarsi non dovranno più pagare le imposte ipotecarie e catastali, le imposte di registro, bollo e Invim su atti e provvedimenti relativi al procedimento di separazione. Secondo la Corte, infatti non c?è ragione per mantenere due regimi tributari diversi, considerando ?che l?esigenza di agevolare l?accesso alla tutela giurisdizionale, che motiva e giustifica il beneficio fiscale per gli atti del divorzio, è ancor più accentuata nel giudizio di separazione?, sia per la maggiore asprezza e contrasto tra i coniugi, rispetto alla fase del divorzio sia per agevolare e promuovere nel più breve tempo una soluzione idonea a garantire le obbligazioni che gravano sul coniuge non affidatario della prole.
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