Formazione

Sindacato: gelo tra Ds e Cofferati

Intervista di Fassino

di Redazione

”Caro Sergio, basta accuse. Non regalo Cisl e Uil al Polo”. Dal segretario della Quercia arriva un altola’ a Cofferati. In una intervista con Repubblica, Piero Fassino, gli manda a dire che ”rischia la sconfitta” e che ”non e’ un traditore chi ha firmato il patto”. L’Ulivo, sottolinea anche, lo appoggera’ nella sua lotta, ma non rinuncera’ mai a tessere la tela delle alleanze. Fassino tiene poi a far sapere a Cofferati di non aver rinunciato a ”dire no al’art.18” e a battersi ”perche’ non passi”. ”Ma vogliamo ricordare -osserva- l’esito del voto di venti giorni fa? A Verona, a Monza e a belluno non abbiamo vinto solo grazie ai voti della Cgil, ma anche a quelli degli iscritti alla Cisl, alla Uil e alle altre sigle del lavoro autonomo. E ora che faccio? Gli volto le spalle? Devo ritrovare -aggiunge- lo spirito dell’ Ulivo del ’96”. Quanto al referendum invocato dal segretario della Cgil, Fassino puntualizza: ”Non escludo l’utilizzo di qualunque strumenti per ripristinare l’art.18. Ma anche qui invoco serieta’ e realismo: l’eventualita’ di un referendum si porra’ al piu’ presto nel 2004. Se non addirittura nel 2005, visto che prima ci sono le europee. Non possiano monopolizzare il dibattito, dunque, su una cosa che si fara’, se tutto va bene, tra due anni. Cerchiamo di fare qualcosa di concreto subiro” Fassino ribadisce dunque la necessita’ di confrontarsi con tutti i soggetti della societa’: ”Io non regalo la Cisl e la Uil a Berlusconi. E non gli regalo neanche le altre 37 sigle che hanno sottoscritto il Patto. Mi rifiuto di credere che siano tutti ‘traditori’, o tutti ‘ nemici del popolo’. Se credessi questo la mia battaglia sarebbe persa in partenza”. Il segretario dei Ds si sbilancia infine sul futuro ‘politico’ di Cofferati: ”Sergio lascera’ la Cgil il 21 settembre, e io – conclude Fassino – il 22 saro’ da lui per avanzargli alcune proposte che lo impegnino in politica. Vorrei che fosse chiaro che Cofferati, per i Ds e per Piero Fassino, e’ una risorsa e non un problema”.


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