Mondo
In marcia il 14 giugno
Tutte le informazioni che servono a chi ha deciso di partire(o di restare qui a sostenerci):come vestirsi, cosa portare con sé, che cosa è bene fare e non fare.
“I o vado a Pristina e a Belgrado”: un cammino che continua – ancora prima di cominciare – innanzitutto dal punto di vista organizzativo. Ecco le principali novità dei sette giorni appena trascorsi.
Allora, quando si parte?
C?è una data certa: si partirà da Bari il prossimo 14 giugno, subito dopo le elezioni europee. È un lunedì, quindi chi lavora dovrà prendere un periodo di ferie; la marcia durerà qualche giorno, più o meno il tempo necessario per raggiungere Pristina e Belgrado. Tutto dipenderà comunque da quanta strada riusciremo a percorrere, dalle condizioni che incontreremo nel cammino, dalla situazione bellica e politica, e anche dal numero dei partecipanti. Il rientro in Italia è previsto il 20 giugno.
Posso continuare a raccogliere adesioni?
Non solo si può, ma è assolutamente necessario continuare a raccogliere adesioni alla nostra campagna. Quante più firme raccoglieremo, infatti, tanto più la nostra iniziativa avrà la capacità di incidere nella realtà italiana e internazionale. I Comitati locali, di cui pubblichiamo il nuovo elenco nella pagina accanto (e che sono più che raddoppiati in una sola settimana) sono sorti spontaneamente proprio per facilitare il lavoro di diffusione dell?appello, di raccolta firme e anche di messa in campo di iniziative di pace. Se ogni Comitato raccogliesse 100 nuove firme (o telefonate al numero verde 800.036.036), avremmo in pochissimo tempo altre 4000 adesioni molto preziose.
Ho appena saputo che non potrò partire. Cosa posso fare qui in Italia per non rimanere inerte?
Innanzitutto prendere contatti con il Comitato locale più vicino e decidere con loro quali iniziative promuovere nella tua regione per il 14 giugno, in contemporanea con la partenza. Si possono anzi creare già all?interno dei Comitati locali dei gruppi di ?partenti? e ?sostenitori?, i primi che parteciperanno fisicamente alla mobilitazione nei Balcani, e i secondi che saranno più impegnati nelle iniziative di pace in Italia.
La marcia si farà in tutti i casi, anche se dovesse finire la guerra?
No. Speriamo anzi che la marcia non sia più necessaria proprio a causa della fine dei combattimenti. In questo auspicabile caso le forze mobilitate per ?Io vado a Pristina e a Belgrado? potrebbero ?riconvertirsi? in un?iniziativa umanitaria, in una raccolta fondi a favore dei profughi, in un aiuto alla ricostruzione o in una missione che accompagni il ritorno dei primi sfollati nelle loro case… Tutte possibilità che verranno discusse se e quando se ne presenterà l?occasione.
La Federazione Jugoslava è un Paese in guerra. Come è possibile che ci lascino entrare senza problemi?
Giovedì 20 maggio è partito per i Balcani il nostro Gruppo di Contatto, composto da quattro rappresentanti del Comitato di ?Io vado a Pristina?, che già ha svolto un importante lavoro diplomatico in Italia con le autorità del nostro governo, dell?Onu e della Federazione Jugoslava. Un lavoro che proseguirà in loco verificando condizioni logistiche e di sicurezza per il nostro cammino di pace. L?obbligo del visto anche per gli italiani deciso proprio in questi giorni complica la situazione, ma sono in corso contatti con le autorità jugoslave per verificare le possibilità di realizzare comunque la marcia. Se non sarà possibile entrare in Montenegro per arrivare in Kosovo, o in Serbia, la carovana potrebbe percorrere altre strade. L?itinerario definitivo sarà deciso in ogni caso al rientro della missione del Gruppo di Contatto.
Sono pronto a partire. Cosa è importante che io sappia?
?Io vado a Pristina e a Belgrado? è una iniziativa popolare nonviolenta. La sua caratteristica è la responsabilità che la società civile si assume di fronte alla tragedia della guerra e che si concretizza nel desiderio di intervenire in prima persona per chiedere che questo massacro trovi soluzione attraverso un percorso di pace. Ogni partecipante si impegna attivamente per la riuscita (anche nella gestione tecnica) delle azioni propositive che il gruppo intraprende, sapendo che ogni parola e comportamento hanno una grande valenza.
Cosa devo portare con me nel viaggio?
Innanzitutto il passaporto valido (timbrato e bollato). Ogni partecipante dovrà poi organizzarsi autonomamente per l?approvvigionamento dei viveri per la durata dell?iniziativa. È consigliabile portare con sé un sacco a pelo e una stuoia, e qualcosa di impermeabile se dovesse piovere. I vestiti devono essere comodi, resistenti e facilmente lavabili e asciugabili, e assolutamente non di colore verde o grigio-verde (colori militari). Meglio portarsi anche una pila e batterie di ricambio. Per la moneta, si consigliano i marchi tedeschi ovunque spendibili. Chi avesse bisogno di farmaci specifici è bene che li porti con sé. Al seguito della carovana ci saranno comunque dei medici e degli infermieri. Le comunicazioni saranno assicurate tramite telefonini satellitari in possesso degli organizzatori; non è consigliabile portare con sé i propri cellulari (anche perché per gran parte del territorio jugoslavo non funzionano), e in ogni caso limitare le comunicazioni ai casi di effettivo bisogno.
Quanto mi costerà partecipare? Chi sosterrà le spese?
I costi del viaggio sono a carico dei partenti. Ad ogni comitato locale è stato chiesto di cercare e noleggiare un pulmann per il trasporto, che comprenderà ovviamente anche una tratta in traghetto. È ragionevole ipotizzare una spesa di 300 mila lire a testa per una settimana di permanenza. Tutte le altre spese della campagna e della diffusione sono a carico della segreteria organizzativa, che è possibile sostenere con contributi sul conto corrente postale 34506204, causale ?Io vado a Pristina?.
I Comitati locali: erano 18, sono diventati 40
PIEMONTE:Gianni D’Elia-Rivalta (To)-tel. 011/9090285 Silvia Pochettino – Torino-tel. 011/8993823
LIGURIA:Luca Petralia-Genova-tel. 010/6981015-evan@anspi.itPaolo Pilonca-Savona-tel. 010/6129048 –lillisi@tin.it
LOMBARDIA:Don Sergio Tettamanti-Ronago(Co)-tel.031/980044 Alberto
Anghileri-Lecco-0341/488233-fiomlc@tin.it
Franco Fragolino-Como-031/301583 Sara Dalbosco-Portomantovano(Mn)-tel.
0376/397147
sportello.giovani@comune.
mantova.it
VENETO:Michele Boato-Mestre-041/950101-info@ecoistituto.veneto.it Mao
Valpiana-Verona-045/8009803-azionenonviolenta@sis.it
TRENTINO:Marco Baino-Pergine Valsugana (Tn)-tel.0461/532824- baino@valsugana.com
EMILIA:Stefano Castagnetti-Basilicanova(Pr)-tel.0521/681244 Vittorio Merlini-Sestola(Mo)-tel.0536/61062 Valda Busani-Scandiano (Re)-tel. 0522/981531 Marco Trotta-Bologna-tel.051/6344671-gavci@iperbole.bologna.it
TOSCANA:Alessandro Cerri-Livorno-tel.0586/887350 Michela Contemori-Torrita(Si)-tel.0575/638311Paolo Zammori-Filattiera(Ms)-tel.0187/458108-comufila@lunigiana.ms.itFrancesco Andreini-Siena-tel.0577/42587-100 idee@campo.comune.siena.it
UMBRIA:Annachiara La Greca-Perugia-tel.075/5726546-milko.anselmi@mail.caribusiness.it
MARCHE:Don Giacomo Ruggeri-Fano(Pe)-parabola@mbox.fano.net Luciano Benini -Fano(Pe)-tel.0721/830265-lbbema@mobilia.itDon Giancarlo Vecerrica-Macerata-tel.0733/236407 Rossano Bartoli-Osimo(An)-tel.071/72451Amedeo Angelozzi
-Fermo(Ap)-tel.0734/620707
LAZIO:Don Renzo Copponi-Civitavecchia(Roma)-tel.0766/32550 Gianni Troiani
-Roma-tel.06/3058961 Angelo Caserta-Roma-tel.06/8416600
CAMPANIA:Ugo Esposito-Montesarchio(Bn)-tel.0824/833280 Marco Cillo-Avellino-tel.0825/74691
BASILICATA:Angelo Leone-Bella(Pz)-tel.0976/803229
PUGLIA:Don Salvatore Porcelli-Bisceglie(Ba)-080/3955968 Don Domenico Chiarantoni-Bitonto(Ba)-080/3751236-kosovopax@santimedici.orgAgnese Panico-Alessano(Le)-0833/781334
CALABRIA:Patrizia Russo-Mormanno(Cs)-0981/81036
SICILIA:Giuliana Zaffuto-Palermo-091/6560355-zaffuto.giuliana@ipalet.unipa.it Paola Gallo-Siracusa-0931/721218 Calogero Timpanaro-Enna-0935/37008 Enzo Sciacca-Catania-095/316339
SARDEGNA:Valeria Camba-Cagliari-070/370106-camba@unionesarda.it
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