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Giovani italiani senza cittadinanza: 7 su 10 vorrebbero votare

ActionAid: “Solo una nuova legge sulla cittadinanza può garantire i diritti finora negati a oltre 1 milione e mezzo di giovani".

di Redazione

Oltre il 70% dei ragazzi e delle ragazze senza cittadinanza vorrebbe poter votare alle elezioni amministrative, politiche ed europee. Il 40% si interessa alla politica e la metà dei giovani ancora non formalmente italiani (il 47,6%) ha avuto un’esperienza partecipativa nella vita sociale del nostro paese: con le più frequenti che sono le elezioni scolastiche (16,0%), il sindacato (10,3%) e l’associazionismo e il volontariato (9,4%). È quanto rileva il sondaggio realizzato da Quorum/Youtrend per ActionAid alla vigilia delle elezioni regionali e del voto referendario su un campione rappresentativo di uomini e donne dai 18 ai 35 anni, nati, cresciuti o residenti stabilmente in Italia ma privi della cittadinanza italiana.

Tra chi oggi vede i propri diritti civili e sociali negati dall’attuale normativa è forte il desiderio di acquisire la cittadinanza italiana: 8 su 10 dichiara la propria aspirazione. E altrettanto forte è il sentimento di appartenenza al paese in cui vivono e alla propria comunità, oltre il 70% dice di sentirsi a tutti gli effetti italiano. Tra le motivazioni espresse a prevalere è la voglia di poter godere degli stessi diritti e opportunità dei coetanei e partecipare alla vita pubblica: il 38,8% vorrebbe uguali opportunità, il 33,6% per non avere restrizioni nell’accesso al pubblico impiego, il 21,9 per poter viaggiare senza restrizioni e il 20,7% per poter godere senza discriminazioni dei diritti sociali.

«Dal nostro sondaggio emerge chiaramente come sia forte la consapevolezza tra i diretti interessati che solo una nuova legge sulla cittadinanza equa, giusta e inclusiva può garantire a pieno titolo i diritti sociali e civili di oltre un milione e mezzo di ragazze e ragazzi che vogliono poter partecipare pienamente alla vita pubblica. Si tratta non solo di abbattere discriminazioni e diseguaglianze, ma di riconoscere il ruolo e il valore di una parte di giovani oggi esclusa ma che chiede sempre di più di essere ascoltata. Alle elezioni mancheranno un milione e mezzo di giovani votanti che ancora non hanno il diritto di esprimersi», dichiara Francesco Ferri, programma Migration ActionAid Italia.

La diseguaglianza nei diritti legittima anche le discriminazioni e il razzismo verso chi è escluso dalla cittadinanza. E la percezione degli intervistati conferma l’allarme sulla nostra società: il 66,7% afferma che gli italiani in generale siano molto o abbastanza razzisti, mentre il dato sembra essere più basso tra i giovani under 30, solo il 48,3% dichiara di considerare razzisti i propri coetanei.

ActionAid è al fianco delle attiviste e gli attivisti che si mobilitano in Italia per chiedere la modifica dell’attuale legge sulla cittadinanza, che rende discriminatorie le nostre istituzioni. Con l’obiettivo di far sentire la propria voce è nato il sito web ilmiovotovale.com dove poter votare simbolicamente per il Referendum del 20 e 21 settembre. Chi invece ha già il diritto di voto potrà “adottare” il voto di un italiano o italiana senza cittadinanza condividendo con l’hashtag #ilmiovotovale2G una foto con la tessera elettorale insieme alla persona “adottata”. Gli attivisti danno appuntamento in piazza Colonna a Roma domenica 20 e lunedì 21 dalle 10 alle 12 con un’azione simbolica di gruppo per reclamare il diritto al voto.

La richiesta di una nuova Legge verrà rilanciata alla politica il prossimo 3 ottobre con una manifestazione nazionale a Roma dove attivisti e associazioni saranno insieme per ribadire l’urgenza della riforma.

Nota metedologia del sondaggio. Metodo campionario: Computer Aided Telephone Interview (CATI) Interviste totali realizzate: 600 casi Interviste realizzate tra il 4 e il 14 settembre 2020. Campione di riferimento: popolazione di età compresa fra i 18 e i 35 anni residente in Italia ma senza la cittadinanza italiana, indagata per quote di sesso ed età e macroregione di residenza Errore campionario: +/- 4,0%, intervallo di confidenza 95%.

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