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«Stiamo lavorando su congedi e assicurazione per i 2.600 tutori volontari»

Sono i due temi di cornice su cui è impegnata la Garante per l'Infanzia, Filomena Albano. In Veneto e a Trento i tutori hanno già un'assicurazione. Sono 2.600 i cittadini che si sono candidati a diventare tutore di un minore straniero non accompagnato. Al via domani il corso di formazione a Cagliari

di Sara De Carli

Per i tutori volontari dei minori non accompagnati potrebbero arrivare dei permessi di lavoro e una polizza assicurativa. Lo ha annunciato Filomena Albano, Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, nell’ambito di un convegno “Nuove norme per i minori stranieri non accompagnati, a che punto siamo con l’attuazione?”, tenutosi alla Camera a sei mesi dall'entrata in vigore dalla legge 47/2017 per l'accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Sono 2.600 le persone che hanno dato disponibilità ad essere tutore di un minore non accompagnato. Nello stesso giorno la Garante è stata audita anche alla Camera in merito allo schema di decreto legislativo che introduce modifiche alla normativa relativa all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e alle disposizioni in materia di minori stranieri non accompagnati. La Garante si è soffermata sulla proposta di trasferire ai tribunali per i minorenni la competenza a nominare il tutore, attualmente in capo al giudice tutelare, esprimendo apprezzamento per questa scelta, che «risponde ad evidenti esigenze di economia processuale, tenuto conto del fatto che gli elenchi dei tutori volontari sono istituiti presso il tribunale per i minorenni» e che garantisce «il superiore interesse del minore, in ragione della specializzazione dell’autorità giudiziaria individuata».

Lei ha affermato che come Autorità si sta occupando di sensibilizzare su alcuni aspetti pratici, legati allo svolgimento della funzione di tutore, ad esempio quello relativo alla previsione di una polizza assicurativa. Ha citato Veneto e a Trento. Come hanno lavorato in quei territori sul tema assicurazione?
Ancor da prima dell’emanazione della L. 47/2017 recante disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, in Veneto e nella provincia autonoma di Trento esiste una buona prassi per cui sono state attivate polizze assicurative di responsabilità civile nei confronti dei terzi per tutelare il tutore volontario e l'affidatario. In particolare, in Veneto, la regione ha stipulato una polizza assicurativa a favore del tutore del minore per cui sono coperti gli infortuni subiti “in itinere” dal tutore (ossia durante l’adempimento di un compito afferente alla tutela); la responsabilità civile del tutore e del minore in caso di danni causati al minore e dal minore a terzi mentre si trova sotto la sorveglianza del tutore; la copertura delle spese legali del tutore, nel caso di azioni presentate contro di lui per asseriti danni al minore dovuti a errori nella gestione dell’incarico ovvero nei casi di necessità di promuovere un giudizio risarcitorio. La provincia autonoma di Trento, invece, su richiesta dei servizi sociali, ha provveduto a stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile verso i terzi, a favore degli affidatari e una polizza di assicurazione contro gli infortuni a favore del minore affidato.

Cosa si sta pensando di fare invece sui congedi dal lavoro?
L'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza sta lavorando alla cornice entro la quale si inserisce la figura del tutore volontario dei minori stranieri non accompagnati: in questa cornice rientra anche la questione relativa ai congedi di lavoro. Sarebbe necessario un intervento legislativo mirato. Nelle more, l'Autorità garante auspica un'interpretazione estensiva dei casi per i quali i dipendenti pubblici possono richiedere congedi di lavoro retribuiti, tale da poter loro consentire la frequenza dei corsi di formazione e, successivamente, di poter serenamente svolgere le funzioni di tutori volontari, senza dover chiedere ferie.


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