Salute

Sarà Pavia la capitale d’Europa della guerra contro il Coronavirus

Il coordinamento del progetto europeo Periscope è stato assegnato all’Università pavese. L’obiettivo è indagare gli impatti comportamentali e socio economici dell’epidemia, per rendere l’Europa meglio preparata per futuri rischi su vasta scala.

di Luca Cereda

L’Università di Pavia ha vinto il bando europeo “New research projects on Coronavirus”. L’ateneo Pavese ottiene così il finanziamento della Commissione Europea per il progetto “Periscope” ossia il “Pan-European Response to the ImpactS of COVID-19 and future Pandemics and Epidemics” (Risposta europea agli impatti del Covid-19 e alla future pandemie ed epidemie), che l’ha spuntata sulle altre 178 proposte. La cifra stanziata è di 10 milioni di euro.


«Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere, oltre al nostro ateneo, i 32 partner europei tra cui la London School of Economics, la Technical University of Munich, il Karolinska Institut e anche il Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia che hanno aderito al progetto», spiega Paolo Giudici, docente di Statistica coordinatore di Periscope.

A Pavia una ricerca multi disciplinare sulla pandemia
L’impatto della pandemia di Covid-19 è stato esteso e profondo. Sanitario sociale. E lo sarà ancora per molto tempo. «Nonostante siano già stati fatti sforzi senza precedenti per comprenderne le implicazioni soprattutto sociali, rimangono ancora significative lacune nella conoscenza di questo virus e dei cambiamenti a cui sta portando». Il lavoro dell’equipe guidata dal professor Giudici ha un obiettivo principale: «Studiare tutte le implicazioni di questa pandemia e di possibili future epidemie globali per anticipare l’impatto e contenerne gli effetti». In questo scenario Periscope contribuirà a consolidare una conoscenza più approfondita dell’impatto della pandemia, attraverso un’intensa ricerca multi-disciplinare, sia teorica che sperimentale e considerando diversi punti di vista: clinico ed epidemiologico; socio-economico e politico; statistico e tecnologico», chiarisce la professoressa Paola Cerchiello, la direttrice del progetto nell’ateneo Lombardo. «Il progetto ha lo scopo di analizzare tutte le risposte organizzative e operative che a livello di governo, di sanità pubblica, di comunità scientifica, di informazione e comunicazione sono state fornite, da ciascun Paese, per far fronte all’emergenza pandemica».

Oggi l’atlante del Covid, domani pratiche per contente le epidemie
Periscope riceverà i 10 milioni di euro attraverso “Horizon 2020”, il programma per la ricerca e l’innovazione e che fa parte della “Coronavirus Global Response Initiative” varata nel maggio 2020 dalla Presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

«La ricerca intende mappare e analizzare anche gli impatti collaterali della pandemia, cercando di creare un modello che sia di aiuto ai responsabili governativi dei paesi del’Unione e alle autorità sanitarie per migliorare la preparazione dell'Europa nell'affrontare in futuro nuove crisi sanitarie», continua la dottoressa Cerchiello.

L’obiettivo finale di Periscope è quello di sviluppare un ‘atlante del Covid-19’ comprensivo, facile da utilizzare, accessibile liberamente che diventerebbe uno strumento di riferimento per ricercatori e responsabili dei processi decisionali ma «anche una fonte dinamica di informazioni da diffondere ai cittadini al fine di renderli attori del processo di contenimento del virus di oggi ma anche di quelli eventuali, speriamoci domani», sottolinea Paolo Giudici. Il progetto vuole rafforzare la capacità dell’Europa di affrontare futuri eventi simili, e riflettere sul futuro di una governance a più livelli del settore sanitario e di tutti gli altri ambiti colpiti dalla pandemia.

Il vaccino tra certezze e rischi
Nel perseguire questi obiettivi, Periscope vuole anche fare luce sulle conseguenze indirette e impreviste del virus e sulle relative risposte dei governi con l’intenzione di conservare un processo decisionale basato sui fatti, raccogliendo una mole di dati, informazioni e analisi statistiche senza precedenti sulle conseguenze sociali, economiche, comportamentali della pandemia.

Tra queste conseguenze c’è anche quella che coinvolgerà il vaccino: «Sarà uno dei punti del contrasto alla pandemia, sono certamente l’unico», chiosa Giudici. «Una volta realizzato, prima di poter essere distribuito a tutta la popolazione mondiale richiederà del tempo». Questo andrà ad impattare ulteriormente su aspetti sociali ed economici e «potrà anche aumentare le diseguaglianze tra paesi ricchi e poveri. La nostra ricerca si occuperà anche di questo», conclude il professor Giudici. Aspetti economici, sociali ed epidemiologici. Saranno gli obiettivi del progetto europeo Periscope che avrà il centro di comando nell’ateneo lombardo di Pavia.

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