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Tutti sui banchi fino a 18 anni con formazione o apprendistato

Tra le novità del collegato lavoro, per favorire l'occupazione soprattutto giovanile, l'obbligo fino alla maggiore età di maturare i crediti formativi

di Redazione

Senato: è stato approvato, l?11 maggio in via definitiva, il collegato sul lavoro della manovra 1999. Nel documento sono contenute le misure concordate nel Patto sociale. Tra le novità per l?occupazione e la formazione dei giovani, l?articolo 68 del collegato lavoro che prevede l?obbligo formativo fino a 18 anni, a partire dal 2000. Importanti novità sul fronte dell?occupazione e della formazione dei giovani sono inserite all?interno del pacchetto di norme previste nel collegato ?lavoro? alla manovra finanziaria ?99, approvato in via definitiva da Palazzo Madama, alla vigilia dell?elezione del capo dello Stato (con 133 voti a favore, 33 contrari e nessun astenuto). Tra le principali innovazioni vi è l?obbligo formativo che dall?anno 2000 salirà a 18 anni, con l?obiettivo di realizzare l?alternanza tra scuola e lavoro. Attraverso il meccanismo dei crediti scolastici sarà possibile il passaggio dalla scuola alla formazione professionale o all?apprendistato, e viceversa. Il provvedimento si inserisce, inoltre, sul prolungamento dell?obbligo scolastico di un anno, attivo già dal settembre prossimo, che diventeranno due con l?entrata in vigore della riforma dei cicli. Entro sei mesi dall?entrata in vigore della legge, i ministeri del Lavoro, della Pubblica istruzione e del Tesoro dovranno stabilire i tempi e le modalità per l?estensione dell?obbligo scolastico, stabilendo anche le relazioni tra istruzione e formazione. Attraverso un regolamento verrà anche stabilita l?unità di misura dei crediti che derivano dall?esperienza o dalla preparazione acquisite a scuola, nella formazione o nell?apprendistato. Dal collegato lavoro sono istituzionalizzati i corsi di istruzione e formazione tecnica superiore, corsi ai quali si accederà, per lo più, con il diploma di scuola secondaria. Inoltre è stato anche modificato l?articolo 17 della legge n. 196/97 (legge Treu) in base alla quale il Consiglio dei ministri ha approvato, lo scorso novembre, il regolamento sulla formazione professionale, però bloccato alla Corte dei Conti. Con le modifiche alla legge 196/97 si prevede l?integrazione della formazione professionale con il sistema scolastico e universitario, precisando che spetta alle Regioni adottare i piani per l?aggiornamento e per la mobilità degli addetti alla formazione professionale. Al termine dell?iter del decreto che verrà emesso dal Consiglio dei ministri sarà dato il via alla ristrutturazione e all?accreditamento degli enti che svolgono la formazione professionale. Tra le misure per favorire l?occupazione giovanile non va dimenticata la cosiddetta ?staffetta giovani – anziani?: per cui sono previsti degli incentivi per favorire il part-time dei lavoratori più anziani in cambio di nuovi ingressi. Questa staffetta è allargata anche agli autonomi per facilitare il passaggio dal titolare all?apprendista. All?interno del collegato, anche il rifinanziamento dei prestiti d?onore. Questo strumento gestito dall?Ig, la società per l?imprenditoria giovanile, ha ricevuto un rifinanziamento di 250 miliardi per il 1999. Il prestito, potrà essere concesso anche ai giovani che entrati in un negozio o in un laboratorio artigianale, al termine del periodo di tirocinio vogliono rilevare l?attività.


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