Salute
Telefono amico: «Suicidi, le richieste d’aiuto sono raddoppiate»
Nel 2020, complice la pandemia, cala l’età di chi tenta il suicidio o dichiara di pensarci e crescono le richieste d’aiuto. L’analisi delle chiamate al Telefono Amico in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio
di Luca Cereda
«Nei primi sei mesi del 2020 abbiamo ricevuto quasi duemila richieste di aiutoda parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». A renderlo noto in occasione del 10 settembre, la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, è Cristina Rigon, vicepresidente di Telefono Amico Italia, l’organizzazione di volontariato che da oltre 50 anni si prende cura di chi ha bisogno di essere ascoltato e sostenuto.
La solitudine, l’isolamento e il disagio profondo del lockdown
Sono oltre 800mila le persone che ogni anno, nel mondo, si tolgono la vita. In media una ogni 40 secondi. Questo il quadro della situazione tratteggiato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità che dal 2003 promuove questa Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. «Numeri impressionanti che ci spingono a lavorare in maniera sempre più intensa sul fronte della prevenzione», spiega Cristina Rigon.
La Giornata mondiale è anche l’occasione per accendere i riflettori su questo fenomeno che tocca anche l’Italia e che si è acuito durante la pandemia «con oltre 20mila persone entrate in contatto telefonico con i volontari per parlare delle tendenze suicide che avevano, in alcuni casi, radici profonde ma esplose per la solitudine e l’isolamento causato dal lockdown dei mesi primaverili», sottolinea la vicepresidente di Telefono Amico. «Anche ultimi mesi estivi – aggiunge – abbiamo riscontrato un netto aumento di telefonate e messaggi ai nostri tre servizi di ascolto: dalle chiamate vocali attraverso numero unico, alle chat attraverso il numero WhatsApp, alle mail attraverso la compilazione di un form anonimo sul nostro sito».
Cala l’età e crescono le richieste d’aiuto
Al numero di Telefono Amico le segnalazioni relative al suicidio sono arrivate principalmente da uomini, ovvero il 58%, con età compresa tra i 26 e i 35. Un abbassamento rispetto agli anni precedenti «Inoltre – continua Rigon – circa il 40% dei casi le chiamate sono arrivate da persone che hanno chiesto aiuto per sé, mentre nel restante 60% dei casi le chiamate sono arrivate da persone preoccupate per altri, parenti o anche amici». Il tema del suicidio è stato intercettato anche sull’applicazione di messaggistica di WhatsApp che è stata invece utilizzata principalmente dalle donne, il 54%, con età compresa tra 18 e 25 anni. «In termini assoluti, la maggior parte delle richieste di aiuto relative al tema del suicidio è arrivata attraverso chiamate vocali al numero unico, che è il nostro strumento di ascolto storico. Notiamo, tuttavia, una netta crescita anche del servizio WhatsApp, dove il tema del suicidio tocca ben una chat su quattro». Questo significativo aumento delle richieste di aiuto potrebbe essere legato non solo alle conseguenze psicologiche dell’emergenza Covid-19, ma anche al fatto che finalmente, pian piano, si sta sgretolando il tabù sul suicidio e si inizia a chiedere aiuto con più facilità e meno “vergogna”. Un fenomeno da incoraggiare continuando a lavorare sulla sensibilizzazione, soprattutto in un momento storico così difficile.
La prevenzione dei suicidi si fa con la presenza e in presenza
A destare preoccupazione ora è l’autunno. «I prossimi mesi potrebbero essere particolarmente delicati sul fronte della sofferenza psicologica a causa degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria. É fondamentale preparare sin d’ora la popolazione alle difficoltà del periodo che sta arrivando in modo che non ne venga colta del tutto alla sprovvista. Temiamo che, come accade a seguito di ogni grande crisi finanziaria, nei prossimi mesi dovremo attenderci conseguenze drammatiche per molte famiglie. E difficoltà importanti potrebbero indurre a reazioni tragiche», spiega vicepresidente di Telefono Amico. Ecco allora che per la Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio, il 10 settembre, a partire dalle ore 18.30 Telefono Amico trasmetterà in diretta sul suo canale Facebook un evento virtuale che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dello psichiatra e psicoterapeuta di fama internazionale Diego De Leo, direttore emerito del Centro collaborativo dell’Oms e promotore nel 2003 della Giornata per la prevenzione del suicidio.
Questo sarà anche il momento per dire «grazie agli oltre 500 volontari di Telefono Amico che hanno provato a rispondere sempre anche in un momento di fragilità, paura e ansia condivisa come da tutti, anche da loro stessi, come il lockdown vissuto in Italia».
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